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News gennaio 2015

Sindone: Papa Francesco sarà a Torino il 21 e il 22 giugno

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sindone amore piu grandePapa Francesco sarà a Torino il 21 e il 22 giugno 2015 per presiedere all’Ostensione Ufficiale della Sindone, osservare il Sacro Telo e riflettere sul suo mistero. Il Pontefice parteciperà anche alle celebrazioni per i duecento anni dalla nascita di Don Giovanni Bosco, un anniversario di grande importanza per la città di Torino e per la storia della Chiesa e del suo impegno sociale. Lo ha annunciato monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e Custode Pontificio della Sindone, durante la conferenza stampa ufficiale di presentazione dell’Ostensione della Sindone, che ha avuto luogo mercoledì 25 marzo nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa Vaticana.

Nosiglia ha illustrato le tappe e gli orari della visita di Papa Francesco, ricordano anche come la Sindone, rappresenti “per la comunità torinese, e per l’intera Chiesa universale, un riferimento importantissimo per la vita di fede di tante persone e comunità, che in quell’immagine e in quel Volto cercano, riconoscono e trovano i segni della Passione del Signore, di quel Gesù che – nella testimonianza perenne della Chiesa – ispira la nostra vita e ci sfida a realizzare pienamente la nostra vocazione più profonda”.

Proprio per tali ragioni, ha continuato ha “scelto come motto della prossima ostensione «l’Amore più grande» (Gv 15): il dono della salvezza che si rende visibile nella nostra risposta, l’adorazione a Dio e il servizio ai fratelli.” L’arcivescovo ha anche spiegato che “ben prima e ben oltre le questioni storiche e scientifiche la Sindone è diventata, dal 1978 in poi, una realtà della pastorale”, e che “il pellegrinaggio a Torino ha caratteristiche sue proprie, che non si riscontrano in altre tipologie. Non è un viaggio ai Luoghi Santi, né alle tombe dei martiri; non è un itinerario alla riscoperta di apparizioni o miracoli. È un viaggio insieme comunitario e interiore, un «pellegrinaggio dentro se stessi», che ha il suo culmine nell’incontro con l’immagine dell’Uomo dei Dolori. Un incontro che, l’abbiamo visto tante volte, provoca alla commozione e insieme invita alla conversione e al servizio.”

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