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News giugno 2016

Il Progetto Genoma e gli scienziati che vogliono riscrivere il dna umano

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dnaIn un articolo apparso pochi giorni fa sulla rivista scientifica Science, venticinque studiosi, tra cui genetisti e biologi molecolari, propongono infatti di studiare come modificare il nostro dna, per prevenire ad esempio patologie gravi o incurabili; oppure creare anche dna sintetico, in modo da coltivare in vitro cellule staminali, o far crescere interi organi da utilizzare poi per trapianti, sopperendo così alla carenza di organi trapiantabili, e togliendo ogni eventuale rischio di rigetto.

Una proposta che ovviamente è destinata a far discutere, sia per le implicazioni etiche di un tale progetto, sia per quelle scientifiche, con il rischio anche di creare essere biologici, o almeno parti di essi, non esistenti in natura, a partire da embrioni chimera. Guidati da Jef Boeke, genetista all’università di New York, fondatore e direttore dell’Institute for Systems Genetics presso il Langone Medical Center della medesima università, gli scienziati vorrebbero però far partire Hgp-write – Human Genome Project – Write già entro la fine del 2016, e sperano di trovare sostegni e finanziamenti da istituzioni pubbliche e private.

Per chi vede la scienza come unico metro di valutazione, o comunque ha un approccio decisamente laico, il Progetto Genoma Umano per scrivere il Dna sarebbe solamente la naturale evoluzione e sviluppo dell’originario Progetto Genoma, che ha consentito di mappare il nostro dna. Così diversi studiosi si sono schierati a favore dell’idea, come ad esempio il genetista italiano Edoardo Boncinelli, per il quale non bisognerebbe preoccuparsi: “non considero questo progetto una novità assoluta – ha affermato – perché alcune cose si possono fare anche con le tecnologie attuali, anche se sono costose. In ogni caso non vedo pericoli”.

Nonostante gli studiosi firmatari della proposta chiedano la possibilità di definire delle linee etiche precise per continuare questo tipo di ricerche sperimentali, gli scienziati e gli intellettuali contrari a tali ipotesi non hanno motivazioni dettate solamente dalla religione o dalla propria fede, e non esprimono preoccupazioni solamente dal punto di vista etico e bioetico: i rischi possono comunque essere elevati, e mentre si vogliono creare cellule prive di geni che potrebbero determinare mutazioni, si potrebbe invece ad esempio arrivare ad indurre per errore tali mutazioni non previste. Sicuramente, accettare l’idea di riscrivere il dna suscita interrogativi etici preoccupanti, perché aprirebbe la possibilità di manipolare il dna stesso in modi impensabili, o tali da creare ibridazioni, mostruosità genetiche, o mutazioni tali da spingere gli studiosi alla creazione di esseri superumani.

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