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News maggio 2017

Si torna a parlare delle monete sulla Sindone ?

sferrazza agostino

sferrazza agostinoL’ipotesi che sul Sacro telo, collocate sugli occhi dell’uomo crocifisso, siano identificabili piccole monete, lepton, e che siano romane, dell’epoca di Ponzio Pilato, è stata nuovamente avanzata in questi giorni dal numismatico e medico di famiglia Agostino Sferrazza, in una intervista e un podcast su RCF – Radio Chretienne Francophone – Radio Cristiana Francofona, un network belga di 63 radio locali. Sferrazza ha parallelamente pubblicato un proprio breve studio di numismatica di 18 pagine dal titolo La pièce de dieu – La moneta di Dio, su Academia.edu, il sito web per ricercatori creato nel 2008  per condividere autonomamente e liberamente pubblicazioni scientifiche, anche al di fuori degli ambiti accademici.

Il medico riprende tra l’altro, citandoli, studi precedenti come quelli ad esempio in ambiti fotografici e numismatici effettuati dal 1954 dal gesuita Francisco Filas o più recentemente, nel 1996, le ricerche effettuate tra gli altri dal medico legale Pierluigi Baima Bollone, e da Nello Balossino, professore associato alla Facoltà di Scienze dell’Università di Torino. Sferrazza afferma che dalle proprie verifiche avrebbe avuto la certezza non solo che nell’immagine della Sindone siano identificabili le due piccole monete, ma che queste sarebbero state coniate verso l’anno 29 dopo Cristo, in un periodo quindi del tutto coerente con il processo e la morte di Cristo per crocifissione.

Tra le altre fonti citate nello studio troviamo anche alcune conclusioni di Giulio Fanti, professore associato di Misure Meccaniche e Termiche all’Università di Padova. Il numismatico si mostra sicuro delle proprie conclusioni, al punto di affermare nell’intervista: “le monete che sembrano comparire sugli occhi della Sindone di Torino sono datate all’anno 29, questo è certo”. Mentre alcuni si affrettano a derivarne potenziali maggiori certezze sull’autenticità della Sindone, in realtà la questione delle monete, lungi dall’essere ad oggi del tutto provata, potrebbe però non essere comunque definitiva in tal senso.

Dal momento che, senza mettere in discussione dal punto di vista scientifico le interessanti ricerche di Sferrazza, non si ha effettivamente ad oggi la certezza definitiva che vi siano realmente delle monete, né che siano romane e di quale epoca, né comunque sopra tutto si ha purtroppo certezza dell’autenticità della Sindone. Nel caso fosse ad esempio dimostrato trattarsi di un falso realizzato in epoca medioevale, ipotesi su cui ovviamente per obiettività non ci pronunciamo e che anzi appare non così probabile, non sarebbero però due monete a poterlo confutare, o nemmeno dimostrare.

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