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In udienza da Papa Francesco, tredici mesi fa

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L’udienza accordata dal Santo Padre e dalla Santa Sede ai lavoratori Sky nel marzo 2017

Ricordiamo l’udienza riprendendo uno degli articoli pubblicati quella settimana. In cui parliamo dell’importanza dell’incontro con Papa Francesco, delle parole da lui pronunciate in difesa del lavoro e dei lavoratori Sky, e delle le forti emozioni suscitate in tutti noi presenti. L’articolo deve ovviamente essere contestualizzato nella situazione del 2017. Con procedure di licenziamenti e di trasferimenti da Roma a Milano. Che hanno portato all’uscita da Sky di circa quattrocento persone, e al trasferimento di circa duecento. Con indubbi pesanti impatti anche sulle loro famiglie.

Centofanti: emozionati dalle parole di Papa Francesco, speranza per il prossimo incontro. Come avevamo anticipato in articoli precedenti, mercoledì 15 marzo 2017 un gruppo di lavoratori Sky Italia ha avuto dalla Santa Sede l’opportunità di partecipare all’Udienza di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Nel suo discorso il Santo Padre ha auspicato per i dipendenti della società satellitare che la loro “situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie”. Al termine dell’Udienza Paolo Centofanti, direttore SRM, ha potuto rilasciare in qualità di rappresentante sindacale di base alcune dichiarazioni a Radio Vaticana, in una intervista a Roberta Gisotti. Intervista che deve essere ovviamente contestualizzata in una fase prima dell’incontro aziendale che si svolgeva in contemporanea proprio mercoledì 15 marzo a Milano, sia prima del prossimo incontro tra azienda e sindacati.

La situazione aziendale nel marzo del 2017

Nella prima domanda la giornalista di Radio Vaticana ha chiesto a Centofanti quale fosse il clima in azienda, e come le persone stiano vivendo la previsione dei provvedimenti organizzativi precedentemente annunciati da Sky, che prevederebbero numerosissimi trasferimenti e esuberi. “Il clima è pesantissimo – ha risposto Centofanti – soprattutto per le persone che hanno famiglie e specie nella sede di Roma che è quella più colpita. Qui sono previsti 200 esuberi circa e 300 trasferimenti a Milano. Trasferimenti che – per persone che hanno un monoreddito oppure un nucleo familiare con il marito o la moglie che rimarrà a lavorare a Roma con dei figli spesso anche piccoli – se non sono equivalenti ad un esubero lo diventano. Persone che sono costrette poi a fare una scelta o di enorme sacrificio o a rinunciare al proprio lavoro. Comunque, nel frattempo, sono state assunte altre 200 nuove persone su Milano e questo disorienta ed amareggia ancora di più i lavoratori. Abbiamo chiesto più volte di avere un piano industriale però ad oggi non lo abbiamo avuto”.

Le emozioni e le parole del Santo Padre nell’udienza

Roberta Gisotti ha chiesto come avessero reagito i dipendenti Sky presenti in Piazza San Pietro alle parole del Pontefice, che oltre ad auspicare una soluzione della vertenza Sky che sia rapida e positiva per i lavoratori, ha anche richiamato imprenditori, manager e politici al rispetto dell’etica del lavoro, dei lavoratori delle famiglie. “Le abbiamo accolte in maniera ovviamente positiva e profonda – ha risposto Centofanti – alcuni di noi avevano le lacrime agli occhi. Le sue parole hanno confermato l’estrema sensibilità del Papa e della Santa Sede per il richiamo forte che Papa Francesco ha fatto più volte su una questione fondamentale: l’imprenditoria, l’attività economica va esercitata in maniera responsabile, in maniera corretta, in maniera cristiana; e anche se un imprenditore non crede, comunque deve rispettare regole etiche e morali. Ma la vera responsabilità sociale difficilmente si concilia con un provvedimento del quale ancora non si conoscono le ragioni e che mette in difficoltà 600 persone con la prospettiva di dover perdere anche il posto di lavoro. Oggi c’è un incontro – si è svolto a Milano in contemporanea all’Udienza, n.d.r. – e speriamo che ci sia qualche ripensamento e, oltre a questo, qualche motivazione in più e qualche possibilità di sostegno in più”.

Link Audio Intervista Radio Vaticana

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