Giuseppe Rensi, nato a Villafranca di Verona nel 1871, è stato un avvocato e un filosofo, un intellettuale che ha pagato le proprie idee con il carcere e poi con la vita, a causa di un bombardamento nel febbraio del 1941 sulla prigione dove era detenuto per ragioni politiche. Sfugge però a facili definizioni che possano assimilarlo all’idealismo e al marxismo imperanti nella sua epoca, anzi se ne discosta nettamente, al punto da essere stato definito da Don Ernesto Buonaiuti “uno scettico credente”. Dopo averne già pubblicato il libro La morale come pazzia, Castelvecchi Editore pubblica in questo febbraio 2016 un[…]
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