Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha confermato come il dialogo tra fede e scienza sia non solo possibile, ma auspicabile e fecondo, a condizione da una parte di dimenticare “l’orgogliosa autosufficienza dello scienziato che relega la teologia nel deposito dei relitti di un paleolitico intellettuale, superato da chi corre gloriosamente sul luminoso e progressivo viale della scienza moderna”, e dall’altra di “vincere la tentazione del teologo che si illude di perimetrare i campi della ricerca scientifica o di finalizzarne i risultati apologeticamente a sostegno delle sue tesi”.
Come scriveva Max Planck «scienza e religione non sono in contrasto, ma hanno bisogno una dell’altra per completarsi nella mente di un uomo che pensa seriamente».
Per il Prof. Ugo Amaldi, Presidente della Fondazione TERA e Docente di Fisica Medica all’Università di Milano Bicocca, quando la Chiesa condannò Galileo, non era possibile prevedere ciò “che sarebbe accaduto nei quattro secoli successivi”: da Harlow Shapley, che “dimostrò che il Sole si trova ai margini della Via Lattea”, ad “Edwin Hubble che misurò la distanza della nebulosa Andromeda e concluse che essa è un’altra galassia”, fino ad arrivare alle attuali teorie sull’energia oscura e la materia oscura”.
Il rischio oggi è di aderire a un ‘naturalismo monista’, pensando che esista “soltanto la Natura, quale essa è descritta dai sempre perfezionabili modelli e teorie del sapere scientifico”.
Ma “coloro che accettano i risultati della scienza e, allo stesso tempo, hanno fede nel Dio-con-noi della Torah” scelgono, invece, la visione del ‘naturalismo duale’, che “ricolloca l’uomo al centro dell’universo” ed “è in grado di comporre in un quadro unitario la marginalità apparente dell’Homo sapiens nell’universo con la sostanziale centralità dell’uomo, oggetto dell’amore di Dio-Provvidenza”.
Una scelta che “non è mai basata su argomenti scientifici”, perché “i problemi scientifici sono infatti soltanto una frazione delle domande generali che gli uomini si pongono”.
Link articolo Mons. Gianfranco Ravasi, SRM, da Il Messaggero, fonte Euresis
Link articolo prof. Ugo Amaldi, SRM, da Il Messaggero, fonte Euresis
Paolo Centofanti
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