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News marzo 2014

I buchi neri rilasciano energia alle galassie

Lo dimostrerebbe un recente studio, pubblicato il 12 febbraio 2014 dalla rivista Science.
Il progressivo accrescimento di massa di un buco nero, che assorbe la materia che lo circonda, produce energia, che viene rilasciata all’esterno sotto forma di radiazioni o di flussi di energia cinetica.
Un gruppo di scienziati, guidato dall’italiano Roberto Soria, è partito dalla cosiddetta luminosità di Eddington, che definisce la luminosità oltre la quale una stella comincia a perdere il suo materiale stellare più esterno e a produrre un vento solare.
Una tale situazione non si verifica invece quando i flussi di radiazioni superano tale limite: se così fosse, una loro troppo elevata pressione impedirebbe ulteriore ingresso di materia nel buco nero.
Non si ha però una tale certezza per i flussi di energia cinetica, anzi lo studio di Soria e dei suoi colleghi dimostrerebbe che il superamento del limite di Eddington da parte di tali flussi, ha inevitabilmente influenza sia sul modo in cui il buco nero si evolve, sia sull’area dell’universo e la galassia in cui si trova, alla quale rilascia così energia.
La scoperta è stata realizzata utilizzando strumentazioni radio e ottiche, e analizzando le dinamiche evolutive di un buco nero non nucleare, con una massa stimata inferiore a cento volte quella del nostro sole.
L’articolo pubblicato da Science con il titolo Super-Eddington Mechanical Power of an Accreting Black Hole in M83
, DOI: 10.1126/science.1248759, è firmato da W. P. Blair, L. Godfrey, K. D. Kuntz, E. Lenc, K. S. Long, C. Stockdale, R. Soria, P. F. Winkler.
Link Science immagine: Hubble Telescope NASA ESA and D. Gouliermis, University of Heidelberg

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