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News marzo 2015

Intervista: le indagini criminologiche sulla Sindone

alfonso sanchez hermosilla

alfonso sanchez hermosillaGli studi criminologici e botanici effettuati in Spagna da scienziati dell’Ucam – Università Cattolica di Murcia, e che hanno coinvolto anche l’Edices, Gruppo di Investigazione del Centro Spagnolo di Sindonologia – Equipo de Investigación del Centro Español de Sindonología, vedi SRM, porterebbero ulteriori prove a favore sia dell’autenticità del  Sudario di Oviedo, sia della sua complementarietà alla Sindone. Paolo Centofanti, direttore SRM, ha intervistato per un approfondimento su questi temi Alfonso Sanchez Hermosilla, direttore dell’Edices e capo della Sezione di Istopatologia Forense dell’Istituto di Medicina Legale di Murcia. Questo il testo in italiano, mentre martedì 10 marzo verrà pubblicato il testo originale in spagnolo.

Nel mese di febbraio, quando sono stati pubblicati i risultati delle ricerche, lei ha affermato che è necessario considerare il Sudario di Oviedo e la Sindone come prove di un crimine. Può spiegarci perché ? Entrambe le reliquie contengono tracce di sangue di cadavere e sangue di una persona che era ancora in vita, inoltre troviamo tutti i risultati che, in base alla criminologia forense, ci si potrebbe aspettare di trovare in teli funerari che furono utilizzati su un cadavere che abbia sofferto le torture, le ferite, e una morte del tutto coerenti con ciò che raccontano i Vangeli su Gesù di Nazareth.

Come avete realizzato metodologicamente le vostre recenti indagini, e quali nuove ricerche prevedete di realizzare in futuro ? L’Edices utilizza in ogni ambito di ricerca metodi di investigazione non distruttivi, e minimamente invasivi, sui campioni utilizzati; vengono utilizzati i metodi più moderni ed efficaci, sempre seguendo i criteri di cui sopra, che le attuali tecnologie mettono a nostra disposizione. Naturalmente faremo ulteriori investigazioni: nonostante Edices stia indagando ininterrottamente da più di 25 anni, in realtà abbiamo appena iniziato. Ci aspetta un cammino ancora lungo da percorrere.

Dal punto di vista criminologico, quali sono gli elementi a favore dell’ipotesi che la Sindone e il Sudario abbiano coperto il volto e il corpo di Cristo, e quali elementi in particolare sono stati individuati a favore di tale ipotesi durante le vostre indagini più recenti ?

Tutti i risultati individuati, dal punto di vista della criminologia, su entrambi i teli, sono complementari, e pertanto sono coerenti con l’ipotesi che entrambi siano reperti che contenevano il corpo della stessa persona; questa persona possiamo ben dire che sia stato Gesù di Nazareth, anche se l’identità, in base alle attuali conoscenze scientifiche, non è confermata al 100%; le probabilità che lo sia sono però estremamente elevate.

 

I risultati scientifici più interessanti sono il meccanismo di produzione delle macchie di sangue, la distanza tra le varie lesioni che hanno causato queste macchie (che tra i due teli sono identiche, il che che da un punto di vista statistico è molto significativo). Inoltre, lo studio antropologico e antropometrico della persona per la quale sono stati usati questi teli, è compatibile con l’ipotesi che si tratti della stessa persona in entrambi i casi. Lo stesso si verifica appunto con lo studio delle reliquie attraverso la patologia forense.

Dal suo punto di vista, quali possono essere le questioni sindoniche sulle quali di solito sui media e tra il pubblico si creano più confusione o disinformazione? Dal mio punto di vista una frequente fonte di confusione o di disinformazione deriva ad esempio dal non conoscere l’alto margine di errore che si presenta, anche ai giorni nostri con le procedure più perfezionate, nel cercare di determinare l’età di un tessuto con il metodo del carbonio 14. Questo vale soprattutto  per il grande pubblico, ma anche a volte per gli scienziati che non hanno una sufficiente familiarità con questa particolare tecnica.

Alcune volte è capitato anche di leggere che il Sudario e la Sindone provengono dallo stesso telo. Come commenterebbe una tale affermazione ? Vero e falso, potremmo rispondere, dal momento che entrambe le reliquie sono state realizzate in tessuto di lino. Tuttavia, mentre la Sindone di Torino è tessuta con una trama a spiga o a spina di pesce, il Sudario di Oviedo è stata tessuto con una trama a taffettà.

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