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Eventi novembre 2016

Europa: la settimana dei robot

io robot

io robotTorna, dal 18 al 27 novembre 2016, la rassegna europea di eventi scientifici e divulgativi su robotica, cibernetica, e intelligenza artificiale. I robot stanno prendendo sempre più piede in ambiti non solo industriali, ma anche legati ai servizi, alla comunicazione, all’assistenza a pazienti e anziani. Ma insieme alle opportunità connesse con gli ulteriori sviluppi dell’intelligenza artificiale, e la sua integrazione in sistemi robotici, con il perfezionarsi di tali tecnologie aumentano progressivamente anche numerosi rischi.

Rischi non solo sociali, legati ad esempio non solo alla perdita di posti di lavoro, soprattutto nei settori più facilmente automatizzabili, ma anche alle eventualità connesse ad una sempre maggiore autonomia, anche decisionale, di automi che agiscono o possono interferire, anche in modi estremamente dannosi, con vite umane. Non casualmente l’immagine, fonte Wikipedia, è tratta dal film di fantascienza del 2004 Io, Robot, diretto da Alex Proyas, con protagonisti principali Will Smith e Sonny, l’ipotetico robot che nel film prende coscienza di sé stesso e dei suoi simili.

Nella sesta edizione della Settimana Robotica Europea – European Robotics Week, che coinvolge anche numerosi giovani e bambini, si parla quindi non solo di sviluppo della robotica e delle sue applicazioni, dall’industria, alla medicina, all’agricoltura, ai trasporti, all’esplorazione spaziale o oceanografica. Vengono affrontate anche le questioni sociali, etiche, legali connesse a tale sviluppo, e alle applicazioni pratiche di tali tecnologie.

Restando alla parte divulgativa, anche quest’anno sono coinvolti giovani, bambini, scuole, istituti superiori e università. L’obiettivo dichiarato è non solo far conoscere meglio la robotica, le sue possibilità, i suoi rischi; gli organizzatori vogliono anche creare un “movimento grass – roots, dal basso”, strategico e di grande importanza, perché i bambini coinvolti e interessati oggi a queste discipline “saranno i robotici e gli utenti della robotica di domani”; e “dove andrà la robotica dipenderà anche da loro”.

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