Il messaggio di Papa Francesco alla Pontificia Accademia per la Vita
Dal Policlinico Gemelli, dove è ricoverato dal 26 febbraio 2025 per accertamenti medici, Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita, in corso a Roma dal 3 al 5 marzo 2025. Nel suo intervento, il Pontefice ha affrontato il tema della “policrisi”, sottolineando l’importanza di un approccio interdisciplinare che integri scienza, fede e responsabilità etica per affrontare le sfide globali.
La policrisi e l’urgenza di un nuovo paradigma
Papa Francesco ha posto l’attenzione sulla complessità della congiuntura storica attuale, caratterizzata da fenomeni interconnessi: guerre, crisi climatica, emergenze sanitarie, disuguaglianze economiche e trasformazioni tecnologiche. Secondo il Pontefice, senza una profonda revisione antropologica e culturale, si rischia di ripetere gli errori del passato, come avvenuto con la pandemia da Covid-19, un’occasione mancata per ripensare modelli di sviluppo e solidarietà.
L’approccio proposto dal Papa si basa su un cambio di prospettiva: non si tratta solo di trovare soluzioni tecniche, ma di ascoltare la scienza e ripensare il rapporto tra uomo, natura e tecnologia in un quadro che tenga conto della dignità della persona e della giustizia sociale.
Scienza e fede: un dialogo necessario
Nel suo messaggio, Papa Francesco ha richiamato la necessità di un ascolto attento delle scienze e di un dialogo tra saperi. Ha citato il lavoro del gesuita e paleontologo Teilhard de Chardin, il quale cercò di integrare la riflessione teologica con le scoperte scientifiche. Questo approccio transdisciplinare, pur non privo di difficoltà, rappresenta una via fondamentale per superare visioni frammentarie della realtà.
Il Papa ha ribadito inoltre che la tecnocrazia non può essere la risposta alle crisi globali, mettendo in guardia dal rischio di una “deregulation” neoliberista che favorisca solo il profitto, ignorando le conseguenze sociali ed etiche delle innovazioni tecnologiche.
Una speranza fondata sulla responsabilità collettiva
Nel contesto dell’Anno Giubilare 2025, il Papa ha sottolineato che la speranza non è passiva attesa, ma impegno concreto nella costruzione di un mondo più giusto. Per questo, ha esortato a rafforzare le istituzioni internazionali e il multilateralismo, contrastando la progressiva irrilevanza degli organismi che dovrebbero garantire la tutela dei diritti umani e del bene comune.
Le condizioni di salute del Papa e il suo impegno costante
Nonostante le recenti difficoltà di salute, Papa Francesco continua a esercitare il suo ministero con determinazione. Il suo ricovero al Policlinico Gemelli è dovuto a un generale affaticamento e a problemi respiratori, che lo hanno costretto a ridurre la partecipazione agli eventi pubblici. Tuttavia, il suo messaggio all’Accademia per la Vita dimostra ancora una volta la sua volontà di essere presente nel dibattito su temi cruciali per il futuro dell’umanità.
Il discorso di Papa Francesco alla Pontificia Accademia per la Vita rappresenta un forte appello a superare la crisi globale attraverso un’alleanza tra scienza, fede e responsabilità etica. Il Pontefice invita a non rimanere prigionieri di modelli obsoleti e a guardare con coraggio e speranza alle trasformazioni in atto, per costruire un futuro in cui il progresso scientifico sia sempre orientato alla promozione della vita e della dignità umana.
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