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Eventi 2025

A Oxford congresso su filosofia della mente, intelligenza artificiale e trascendenza

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Filosofi, teologi, neuroscienziati e ricercatori si sono incontrati per discutere coscienza artificiale, etica e le implicazioni spirituali dell’intelligenza artificiale.

Oxford, 12 marzo 2025 – Dal 10 al 12 marzo l’Università di Oxford ha ospitato il congresso internazionale “Filosofia della mente, intelligenza artificiale e trascendenza”, un evento che ha riunito studiosi provenienti da tutto il mondo per affrontare uno dei temi più complessi e attuali: la possibilità di un’intelligenza artificiale dotata di coscienza e le sue conseguenze etiche, sociali e spirituali.

Nel corso delle tre giornate, sono stati presentati oltre trenta interventi, con la partecipazione di esperti di filosofia della mente, teologia, neuroscienze cognitive, ingegneria informatica e scienze morali. Le sessioni si sono aperte con una domanda chiave: può una macchina, per quanto sofisticata, arrivare a sviluppare una forma di autoconsapevolezza? E, se sì, quali sarebbero i confini tra intelligenza artificiale e soggettività umana?

Gli interventi si sono soffermati su temi quali il libero arbitrio negli algoritmi, il concetto di intenzionalità nella mente artificiale, e la differenza tra simulazione e esperienza autentica. Si è discusso inoltre di come la comprensione neuroscientifica della coscienza umana possa orientare la progettazione di future architetture di IA avanzate.

Un’attenzione particolare è stata riservata agli aspetti etici: la responsabilità degli sviluppatori, il rischio di creare sistemi che imitano emozioni senza comprenderle e il pericolo di delegare decisioni morali a entità non coscienti.

La dimensione spirituale non è stata trascurata: teologi e filosofi hanno riflettuto sulla possibilità che l’intelligenza artificiale possa, un giorno, interagire con l’esperienza religiosa o filosofica, o persino divenire soggetto di domande ultime sul senso dell’esistenza.

Il congresso si è concluso con un documento finale che invita a promuovere il dialogo costante tra scienze, filosofia e teologia, per garantire uno sviluppo tecnologico orientato al bene comune, nel rispetto della dignità umana e dei valori trascendenti.

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