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Eventi 2025

Conferenza su scienza e fede alla Creighton University : dialogo tra ragione e credenza

Conferenza su scienza e fede alla Creighton University

Il 4 e 5 aprile 2025 si è tenuta presso la Creighton University, a Omaha (Nebraska), una conferenza internazionale dal titolo Reconciling Science and Faith: Contemplating Reason and Belief (“Riconciliare Scienza e Fede: contemplando ragione e credenza”). L’evento ha riunito accademici, teologi, scienziati e rappresentanti di diverse tradizioni religiose per riflettere sulle complesse relazioni tra scienza e fede, con un approccio multidisciplinare e aperto al dialogo.

Un incontro tra discipline e prospettive religiose diverse

La conferenza ha rappresentato un momento importante per affrontare le sfide e le opportunità che emergono dal rapporto tra il sapere scientifico e la visione religiosa del mondo. La Creighton University, istituzione gesuita nota per il suo impegno nella formazione integrale della persona, ha ospitato relatori provenienti da università e centri di ricerca americani e internazionali.

Tra i partecipanti vi erano esponenti del cristianesimo cattolico e protestante, ma anche studiosi di tradizione ebraica, islamica e buddhista. L’obiettivo era quello di analizzare come differenti visioni religiose interpretano la scienza moderna e come la ragione possa essere integrata con il credo religioso in un discorso coerente e aperto alla complessità.

Temi principali: storia, filosofia, teologia e scienze naturali

Durante i due giorni dell’evento, sono stati affrontati vari temi centrali per il dialogo tra scienza e fede. In particolare, si è discusso della storia dell’integrazione tra scienza e religione, con riferimento a momenti storici chiave come l’età medievale, il Rinascimento e l’età moderna. Relatori come il prof. Daniel Smith (Harvard Divinity School) e la prof.ssa Miriam Cohen (Yeshiva University) hanno illustrato come la cooperazione tra scienziati e teologi abbia prodotto frutti notevoli nella storia del pensiero umano.

Uno dei panel più seguiti ha riguardato l’intersezione tra domande scientifiche e religiose in ambiti come la cosmologia, la biologia evolutiva, le neuroscienze e la bioetica. Tra i relatori, la biologa cattolica Mary Anne Harper (University of Notre Dame) ha illustrato come la teoria dell’evoluzione possa essere compatibile con una visione teistica della creazione. Il fisico musulmano Farid Al-Khatib (Qatar University) ha invece proposto una riflessione sul concetto di ordine e disegno nella fisica quantistica alla luce della tradizione islamica.

Ragione e credenza: una relazione da ricostruire

Uno dei punti centrali della conferenza è stato il tentativo di riscoprire un equilibrio tra ragione e credenza, superando visioni riduttive o conflittuali. La tavola rotonda conclusiva, moderata dalla filosofa Patricia DeMarco (Creighton University), ha sottolineato la necessità di un nuovo umanesimo che valorizzi sia la razionalità scientifica sia la profondità spirituale e simbolica delle religioni.

Il tema della fiducia nei saperi è stato particolarmente dibattuto in un contesto segnato da polarizzazioni ideologiche, scetticismo nei confronti della scienza e crisi di autorità religiosa. La conferenza ha proposto un modello di dialogo basato sull’ascolto reciproco, sull’analisi critica e sulla costruzione di linguaggi comuni.

Un messaggio per il futuro

L’evento ha ricevuto il sostegno di diversi centri accademici e fondazioni, tra cui il Center for Catholic Thought della Creighton University e la Templeton Religion Trust, a conferma dell’interesse crescente per un approccio interdisciplinare alle grandi domande dell’esistenza.

Secondo il rettore della Creighton University, padre John Patrick Kennedy, “la scienza e la fede non devono essere viste come realtà opposte, ma come due ali dello spirito umano che ci aiutano a sollevarci verso la verità e il bene comune”. Una visione che richiama le parole di Giovanni Paolo II e che invita a un rinnovato impegno nel campo dell’educazione, della cultura e del dialogo interreligioso.

Conclusioni

La conferenza Reconciling Science and Faith: Contemplating Reason and Belief ha rappresentato un momento significativo nel panorama accademico internazionale. In un’epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi e spesso disorientanti, il confronto tra scienza e religione si conferma una via privilegiata per costruire ponti, comprendere la complessità della realtà e promuovere una visione integrale dell’essere umano.

L’auspicio degli organizzatori è che questo evento possa essere il primo di una serie di iniziative volte a consolidare una rete di dialogo tra studiosi e credenti di tutto il mondo, nel rispetto delle differenze e nella ricerca di una verità condivisa.

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