Lanciato il 24 aprile 1990, il telescopio spaziale Hubble continua a rivoluzionare la nostra comprensione del cosmo, aprendo nuove domande anche sul significato profondo dell’esistenza.
Il 24 aprile 1990 lo Space Shuttle Discovery lanciava in orbita il telescopio spaziale Hubble, uno degli strumenti scientifici più ambiziosi e longevi della storia dell’astronomia. A trentacinque anni di distanza, Hubble rimane uno dei simboli più eloquenti della capacità dell’uomo di osservare l’universo con meraviglia, precisione e spirito di ricerca.
Progettato per esplorare lo spazio al di sopra dell’atmosfera terrestre, Hubble ha permesso agli scienziati di ottenere immagini straordinariamente nitide di galassie lontane, stelle in formazione, nebulose e buchi neri. Ma oltre alle sue spettacolari fotografie, ha dato un contributo essenziale alla nostra conoscenza della struttura, della storia e del destino dell’universo.
Le scoperte fondamentali di Hubble
Tra i risultati più significativi di Hubble ricordiamo:
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La misura più precisa possibile della costante di Hubble, che determina il tasso di espansione dell’universo;
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La scoperta dell’energia oscura, una forza misteriosa che rappresenta circa il 70% dell’universo e che sembra accelerarne l’espansione;
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L’osservazione di galassie a miliardi di anni luce, che ci consente di “guardare indietro nel tempo” fino a poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang;
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L’analisi delle atmosfere di esopianeti, anticipando le ricerche ora approfondite da telescopi come il James Webb;
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Lo studio di fenomeni estremi, come i buchi neri supermassicci e le collisioni tra galassie.
Ogni scoperta ha non solo ampliato il campo dell’astrofisica, ma anche stimolato domande profonde sul posto dell’essere umano nell’universo.
Il video pubblicato dalla NASA nel 2019 per il 29o anniversario del telescopio spaziale Hubble
Hubble oggi: un’eredità ancora viva
Nonostante sia stato affiancato (e in parte superato) dal James Webb Space Telescope (JWST), lanciato nel 2021, Hubble è ancora operativo e continua a fornire dati preziosi. La sinergia tra i due telescopi sta offrendo una visione multibanda dello spazio profondo: mentre JWST osserva nell’infrarosso, Hubble copre l’ultravioletto e il visibile.
Nel 2024, i due telescopi hanno lavorato insieme per analizzare la galassia GN-z11, una delle più antiche conosciute, offrendo nuove indicazioni sulle prime fasi dell’universo. Anche nel 2025, Hubble partecipa a missioni coordinate che studiano la materia oscura e la formazione di ammassi galattici.
Le prospettive future: dallo spazio profondo alla filosofia dell’universo
Il lavoro di Hubble ha aperto strade a nuove missioni spaziali, tra cui:
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Roman Space Telescope, in lancio previsto per il 2027, che si concentrerà sullo studio dell’energia oscura;
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Nuove sonde in progettazione per mappare l’universo a larga scala e indagare i primordi della luce cosmica.
Ma l’impatto di Hubble non è solo scientifico: molte immagini da lui scattate hanno ispirato riflessioni artistiche, culturali e spirituali. Osservare galassie che si formavano quando la Terra non esisteva ancora induce interrogativi profondi: da dove veniamo? Qual è l’origine del cosmo? C’è un ordine nell’universo?
Scienza e trascendenza: Hubble nel dialogo tra fede e ragione
In un contesto come quello promosso da SRM – Science and Religion in Media, l’anniversario di Hubble rappresenta un’occasione per tornare a riflettere sul legame tra scienza e dimensione spirituale. Come già ricordava Papa Giovanni Paolo II nel messaggio alla Specola Vaticana del 1988, «la scienza e la fede non devono essere viste come opposte, ma come due ali con le quali lo spirito umano si eleva alla contemplazione della verità».
Hubble ha permesso all’umanità di spingersi fino ai confini dello spazio e del tempo, senza però esaurire il mistero dell’universo. Anzi, più la scienza avanza, più emergono domande aperte che toccano anche il campo della filosofia, della teologia e dell’etica cosmica.
Conclusione
A trentacinque anni dal suo lancio, il telescopio Hubble continua a mostrarci un universo in espansione non solo fisica, ma anche conoscitiva e spirituale. In un tempo in cui il cielo sembra sempre più distante, Hubble ci ricorda che cercare la verità – con strumenti scientifici o spirituali – è parte della nostra natura più profonda.
Immagine: Hubble Space Telescope, la Terra sull’orizzonte, elaborazione artistica. Credit Nasa JPL.
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