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I paesaggi della scienza e della fede : divergenze e convergenze nel pensiero contemporaneo

Nick Spencer e Hannah Waite analizzano le opinioni di oltre cento pensatori su scienza e religione, esplorando divergenze e convergenze.

Pubblicato il 28 febbraio 2025, The Landscapes of Science and Religion, di Nick Spencer e Hannah Waite, rappresenta un importante contributo al dibattito contemporaneo sul rapporto tra scienza e religione.
Il volume, edito dal prestigioso think tank britannico Theos, si propone di indagare come il mondo intellettuale percepisca e interpreti due concetti fondamentali, spesso ritenuti in contrasto, ma che nella storia hanno mostrato anche sorprendenti sinergie.

Basandosi su un’indagine approfondita che ha coinvolto oltre cento pensatori internazionali – tra filosofi, teologi, scienziati e studiosi interdisciplinari – Spencer e Waite offrono una mappa complessa e sfaccettata delle opinioni attuali, rivelando non solo i punti di tensione ma anche inaspettate aree di dialogo e collaborazione.

Una ricerca sulla percezione, non sulle definizioni rigide

Uno degli aspetti più interessanti di The Landscapes of Science and Religion è l’approccio metodologico adottato dagli autori.
Invece di concentrarsi su definizioni astratte o concettuali di “scienza” e “religione”, Spencer e Waite hanno scelto di esplorare le percezioni soggettive degli intervistati.
Come osservano gli stessi autori, l’obiettivo era comprendere cosa significano realmente questi termini per chi li usa nel dibattito pubblico e accademico contemporaneo.

Questo metodo ha permesso di evidenziare come la percezione della scienza vari da “autorità epistemica assoluta” a “strumento fallibile e umano”, mentre la religione è vista alternativamente come “fonte di significato e comunità” oppure come “residuo storico di un pensiero pre-scientifico”.
Le opinioni raccolte rivelano un panorama sorprendentemente variegato, molto lontano dalle semplificazioni spesso proposte nei dibattiti mediatici.

Le principali aree di disaccordo

Dall’analisi emergono alcune aree di disaccordo particolarmente significative:

  • Natura della conoscenza scientifica: alcuni pensatori ritengono che la scienza fornisca verità oggettive e definitive, altri sottolineano il carattere provvisorio e sempre rivedibile delle conoscenze scientifiche.

  • Ruolo della religione nella società moderna: per alcuni, la religione mantiene una funzione indispensabile per la coesione sociale e l’orientamento etico; per altri, la sua influenza è vista come un ostacolo allo sviluppo razionale e scientifico.

  • Compatibilità tra scienza e fede: mentre alcuni intervistati ritengono che non esista alcun vero conflitto tra le due, altri vedono in esse approcci irriducibilmente differenti e talvolta in competizione.

Gli autori sottolineano che questi disaccordi non si distribuiscono in modo uniforme: persino all’interno delle stesse categorie disciplinari (per esempio, tra scienziati) emergono opinioni profondamente divergenti.

Punti di convergenza: oltre il conflitto

Accanto alle divergenze, The Landscapes of Science and Religion identifica anche alcune aree di convergenza:

  • Necessità di un dialogo autentico: la maggioranza degli intervistati riconosce l’importanza di un confronto rispettoso tra scienza e religione, evitando posizioni ideologiche rigide.

  • Ruolo della meraviglia: scienza e religione condividono la capacità di suscitare meraviglia di fronte al mistero dell’esistenza, anche se articolano questa esperienza in modi diversi.

  • Importanza della dimensione etica: molti pensatori concordano sul fatto che la scienza, pur nel suo metodo rigoroso, non possa essere separata da riflessioni etiche e morali, ambito tradizionalmente associato alla religione.

Questi punti di incontro suggeriscono che il rapporto tra scienza e fede è molto più articolato e promettente di quanto appaia nei dibattiti più polarizzati.

Un contributo prezioso al dialogo contemporaneo

Con uno stile chiaro e rigoroso, The Landscapes of Science and Religion offre una panoramica unica delle idee che modellano oggi il dialogo tra scienza e fede.
Lungi dal proporre una visione semplicistica o riduttiva, Nick Spencer e Hannah Waite restituiscono la complessità e la ricchezza di un dibattito che continua a evolversi, riflettendo la pluralità del pensiero contemporaneo.

Il volume si rivolge non solo agli studiosi, ma anche a chiunque sia interessato a comprendere meglio come scienza e religione possano coesistere, influenzarsi e talvolta arricchirsi reciprocamente.

In un’epoca segnata da rapide innovazioni tecnologiche e da profonde trasformazioni culturali, la riflessione proposta da Spencer e Waite risulta più attuale che mai, offrendo spunti preziosi per costruire un dialogo capace di guardare al futuro con intelligenza e apertura.

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