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Domande di verità : scienza e fede a confronto nel libro di John Polkinghorne e Nicholas Beale

Questions of Truth Polkinghorne Beale

Il libro Questions of Truth affronta 51 domande al confine tra scienza e fede, con risposte chiare e profonde di John Polkinghorne e Nicholas Beale.

Questions of Truth è un’opera che invita alla riflessione profonda su alcuni dei temi più complessi e controversi del nostro tempo: il rapporto tra scienza e fede, la natura dell’universo, l’origine della vita, la possibilità di Dio nell’era della scienza, la sofferenza umana, la coscienza, l’anima e molto altro. Scritto a quattro mani dal fisico e teologo anglicano John Polkinghorne e dall’analista finanziario Nicholas Beale, il volume si presenta come una raccolta di 51 domande e risposte, pensata per un pubblico ampio, curioso e culturalmente attento.

Un dialogo autentico tra scienza e religione

A differenza di molte opere che oppongono in modo netto la scienza alla fede, Questions of Truth si propone come un punto d’incontro tra i due ambiti. Gli autori affrontano con rigore, ma anche con apertura e umiltà, quesiti esistenziali e scientifici che toccano tanto la ragione quanto la spiritualità. John Polkinghorne, ex docente di fisica matematica all’Università di Cambridge e sacerdote anglicano, è una delle figure più autorevoli nel dibattito contemporaneo sul rapporto tra fede e scienza. Nicholas Beale, stratega e consulente internazionale, porta un punto di vista laico, logico e orientato alla coerenza argomentativa.

Le 51 domande: un approccio diretto, ma profondo

Il libro è strutturato in modo semplice e accessibile: ogni capitolo è costruito intorno a una domanda concreta, posta da lettori e studiosi, a cui segue una risposta articolata. Tra le domande più significative troviamo:

  • Esiste una prova dell’esistenza di Dio?

  • Come può un Dio buono permettere la sofferenza?

  • La scienza può spiegare tutto?

  • Cos’è l’anima?

  • I miracoli sono compatibili con le leggi della fisica?

  • Cosa dice la scienza sull’origine dell’universo?

  • Qual è il ruolo della coscienza?

  • Cosa accade dopo la morte?

Le risposte non cercano di imporsi, ma offrono spunti ragionati, lasciando spazio alla riflessione personale. La forza del libro risiede proprio in questo stile interrogativo e dialogico, che incoraggia il lettore a confrontarsi in modo attivo con i temi trattati.

Un linguaggio chiaro, ma non banale

Pur trattando argomenti complessi – come la meccanica quantistica, l’evoluzione, la teodicea o il concetto di eternità – il linguaggio utilizzato è chiaro e divulgativo, senza tuttavia cadere nella superficialità. Ogni spiegazione è supportata da riferimenti scientifici aggiornati e da un’analisi teologica fondata sulla tradizione cristiana, ma aperta al confronto con altre visioni del mondo.

Un testo utile per credenti, scettici e curiosi

Questions of Truth è particolarmente adatto a chi è alla ricerca di una visione integrata e non conflittuale tra fede e scienza. È un testo prezioso sia per credenti che vogliono approfondire la propria fede alla luce delle scoperte scientifiche, sia per scettici e non credenti che desiderano confrontarsi con argomenti ben argomentati, evitando pregiudizi.

Il libro può essere utilizzato anche in ambiti educativi, come le scuole superiori, le università e i seminari teologici, così come nei gruppi di studio e nei dialoghi interreligiosi. Il suo formato a domande e risposte lo rende ideale per discussioni e confronti aperti.

Il valore aggiunto della collaborazione tra Polkinghorne e Beale

Il contributo congiunto di Polkinghorne e Beale arricchisce l’opera di una duplice prospettiva: quella dello scienziato-teologo, capace di muoversi con disinvoltura tra laboratorio e riflessione metafisica, e quella dell’uomo di finanza, dotato di uno sguardo logico, pragmatico e orientato al mondo reale. Insieme, riescono a dare risposte che tengono conto sia delle leggi della fisica che delle esigenze spirituali dell’essere umano.

Un invito alla ricerca della verità

Il titolo stesso, Questions of Truth, è un manifesto d’intenti: si tratta di “domande di verità”, non di certezze imposte. Gli autori riconoscono che la verità non è mai banale né facile da afferrare, e che solo il confronto onesto tra saperi può condurci a una maggiore comprensione del mondo e di noi stessi.

In un’epoca spesso polarizzata tra scientismo e fondamentalismo religioso, questo libro rappresenta un esempio concreto di dialogo costruttivo e rispettoso, in cui le domande contano quanto – e forse più – delle risposte.

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