Con Miroslav Volf e Paula Fredriksen, le Gifford Lectures 2025 affrontano le grandi domande sul significato umano, tra scienza, fede, ragione e visioni del mondo.
Giugno 2025 – Prosegue anche quest’anno una delle serie accademiche più autorevoli al mondo nei campi della filosofia e della teologia: le Gifford Lectures, giunte al loro 135° anno di attività. I cicli di conferenze del 2025 vedono protagonisti due nomi di rilievo internazionale: Miroslav Volf presso l’Università di Aberdeen e Paula Fredriksenall’Università di Edimburgo.
Istituite nel 1888 per volontà del giudice scozzese Adam Gifford, le Gifford Lectures nascono con l’obiettivo di promuovere la conoscenza naturale di Dio – non attraverso la rivelazione religiosa, ma tramite la filosofia, la scienza, l’etica e la ragione. Negli anni, queste lezioni hanno ospitato pensatori del calibro di William James, Karl Barth, Hannah Arendt, Charles Taylor, Alasdair MacIntyre e molti altri.
Miroslav Volf ad Aberdeen : il significato umano nel XXI secolo
Il teologo croato-americano Miroslav Volf, professore alla Yale Divinity School e autore di testi centrali sul rapporto tra fede, identità e riconciliazione, tiene nel 2025 il ciclo di lezioni all’Università di Aberdeen. Il titolo della sua serie è “Human Flourishing and the Knowledge of God”.
Volf esplora le dimensioni spirituali, sociali ed esistenziali del vivere umano, collegando il desiderio di felicità, giustizia e senso ultimo con la possibilità di conoscere Dio come fondamento di speranza e orientamento. Le sue lezioni pongono l’accento sul dialogo tra fede cristiana e cultura contemporanea, sottolineando come la teologia possa contribuire alle sfide globali quali l’individualismo, la crisi ecologica e la frammentazione etica.
“Non possiamo comprendere pienamente ciò che significa essere umani – sostiene Volf – senza riflettere su ciò che significa essere in relazione con Dio.”
Paula Fredriksen a Edimburgo : le radici ebraiche della fede cristiana
Contemporaneamente, all’Università di Edimburgo, la storica delle religioni Paula Fredriksen, docente emerita alla Boston University e membro dell’American Academy of Arts and Sciences, presenta una serie di conferenze intitolate “Paul and the Pagan World”.
Fredriksen indaga le origini del pensiero paolino e la sua interazione con il mondo greco-romano, ricostruendo il contesto storico e filosofico nel quale si è formata la teologia cristiana primitiva. Al centro delle sue lezioni, il confronto tra ragione filosofica, tradizione ebraica e messaggio evangelico, in una prospettiva che unisce filologia, storia delle idee e antropologia religiosa.
“Paolo non ha fondato una nuova religione – spiega Fredriksen – ma ha riformulato in termini apocalittici l’attesa messianica ebraica in un mondo pagano dominato da potenze politiche e religiose concorrenti.”
Il ruolo delle Gifford Lectures nel dialogo tra scienza, fede e filosofia
Fin dalla loro origine, le Gifford Lectures hanno rappresentato un luogo privilegiato di riflessione su fede e ragione, scienza e religione, etica e spiritualità, promuovendo un approccio interdisciplinare e non confessionale ai temi della trascendenza, della conoscenza e del senso ultimo della realtà.
Nel panorama contemporaneo, segnato dall’intelligenza artificiale, dalla secolarizzazione e dalla crisi delle visioni assolute, il valore di queste conferenze si conferma più che mai attuale. Voci come quelle di Volf e Fredriksen offrono un contributo prezioso per rilanciare una riflessione critica e costruttiva sulla convivenza tra credenze religiose e sapere razionale.
In un’epoca che sembra oscillare tra fideismo e scientismo, le Gifford Lectures si pongono come spazio di ricerca autentica, capace di collegare la fede alla ragione, il passato al presente, la verità alla vita vissuta.
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