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Eventi 2025

Festa Internazionale della Storia 2025 : la XXI edizione tra memoria, filosofia e impatti sociali

festa internazionale della storia 2025

Dal 5 al 13 aprile 2025, la città di Bologna ha ospitato l’edizione numero ventuno della rassegna dedicata alla storia, con eventi, incontri e riflessioni sulle connessioni tra passato, presente e futuro .

Un viaggio nella storia che interroga il presente

La XXI edizione della Festa Internazionale della Storia si è svolta a Bologna dal 5 al 13 aprile 2025, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più rilevanti a livello nazionale e internazionale nel campo della divulgazione storica. Promossa dal Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, la manifestazione ha coinvolto centinaia di studiosi, insegnanti, studenti e cittadini in una riflessione collettiva sul ruolo della memoria storica nella costruzione delle società contemporanee.

Tema centrale: la storia come chiave per interpretare la realtà

Il tema portante di questa edizione è stato “La storia per comprendere il mondo. Esperienze, valori, progetti”, con un focus specifico sul contributo della storia nel comprendere le grandi trasformazioni globali: dai conflitti internazionali alle disuguaglianze sociali, dalla rivoluzione digitale alle sfide ambientali. La rassegna ha sottolineato l’importanza della consapevolezza storica come strumento critico e civile, soprattutto in tempi segnati da crisi e disinformazione.

Filosofia e storia : un dialogo fecondo

Particolare rilievo è stato dato al rapporto tra storia e filosofia, due discipline sorelle che, sebbene distinte, condividono l’obiettivo di interrogare il senso dell’esperienza umana nel tempo. Alcuni degli eventi più partecipati hanno riguardato l’evoluzione del pensiero filosofico nei contesti storici, con incontri dedicati a figure come Agostino, Machiavelli, Kant e Hannah Arendt. In diversi panel si è discusso anche dell’uso pubblico della storia e del rischio delle semplificazioni ideologiche.

Impatto sociale, memoria condivisa e cittadinanza attiva

La manifestazione ha riservato ampio spazio anche agli impatti sociali della narrazione storica, promuovendo percorsi educativi per le scuole, laboratori per insegnanti e attività per le famiglie. La storia è stata proposta come mezzo per rafforzare la coscienza civile, favorire il dialogo tra generazioni e promuovere una memoria condivisa capace di includere tutte le voci, comprese quelle dimenticate o marginalizzate.

Una rete di eventi, luoghi e protagonisti

L’intera città di Bologna si è trasformata in un laboratorio di storia pubblica, con eventi ospitati in teatri, biblioteche, scuole, piazze e musei. Tra i partner figurano enti locali, associazioni culturali, archivi e fondazioni. Non sono mancati gli interventi di ospiti internazionali, docenti universitari e testimoni diretti della storia del Novecento, come partigiani, deportati e rifugiati. Un evento di particolare impatto è stata la “Maratona della Memoria”, trasmessa anche in diretta streaming.

Innovazione e comunicazione digitale della storia

Tra le novità dell’edizione 2025 si segnalano anche esperienze di digital storytelling, mostre immersive, podcast e progetti multimediali in realtà aumentata, sviluppati da studenti e ricercatori. Questo approccio ha favorito un coinvolgimento attivo soprattutto tra i più giovani, offrendo una visione dinamica e accessibile del sapere storico.

Conclusione: la storia come bene comune

La XXI edizione della Festa Internazionale della Storia ha ribadito che conoscere il passato non è solo un esercizio accademico, ma un’urgenza civile. In un’epoca in cui la velocità dell’informazione rischia di cancellare la profondità della memoria, riscoprire la storia come bene comune può diventare un atto di resistenza culturale e un’opportunità per costruire futuro.

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