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Io sono parte dell’infinito : il lato spirituale di Albert Einstein nel libro di Kieran Fox

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Un viaggio tra scienza, spiritualità e ricerca di senso

I Am a Part of Infinity è un libro profondo e stimolante scritto dallo psicologo e neuroscienziato Kieran Fox, che propone una lettura inedita e affascinante del pensiero di Albert Einstein. Pubblicato nel 2024, il volume si concentra su una dimensione spesso trascurata del celebre fisico: la sua ricerca spirituale, il suo senso del mistero e la sua riflessione sul significato dell’esistenza.

Il titolo del libro è tratto da una celebre citazione di Einstein: “I am a part of infinity”, un’affermazione che sintetizza la sua visione dell’uomo come parte integrante del cosmo e della totalità della realtà. Fox esplora in profondità le tensioni vissute da Einstein tra ragione scientifica e ricerca di senso, tra logica e spiritualità, tra empirismo e visione filosofica del mondo.

Albert Einstein e la spiritualità laica: oltre il materialismo

Einstein è noto per le sue scoperte rivoluzionarie in fisica, come la teoria della relatività, ma meno conosciuto è il suo costante interrogarsi su Dio, sull’universo e sul posto dell’uomo nella realtà. Pur non aderendo a una religione istituzionale, Einstein rifiutava il materialismo riduzionista e sosteneva una forma di spiritualità laica, che trovava espressione in un profondo senso del mistero.

Secondo Fox, il pensiero di Einstein non può essere compreso pienamente senza tenere conto della sua dimensione interiore. Il libro documenta lettere, appunti, discorsi e testimonianze che mostrano come il fisico cercasse un ordine superiore nella natura e nella matematica, un’armonia che egli associava a un “Dio di Spinoza”, impersonale ma presente in ogni cosa.

Contenuti centrali del libro: tra ricostruzione e analisi critica

In I Am a Part of Infinity, Kieran Fox struttura il suo lavoro attorno a tre direttrici principali. Anzitutto ricostruisce l’evoluzione del pensiero religioso di Einstein, soffermandosi sul concetto di “religione cosmica”, inteso come un senso di meraviglia razionale verso l’ordine e la complessità dell’universo. Analizza poi come questa visione abbia influito sulla vita quotidiana dello scienziato, dal modo in cui concepiva la scienza al suo rapporto con l’arte, la musica e la meditazione intellettuale. Un terzo elemento del libro è dedicato alle tensioni e alle contraddizioni interne vissute da Einstein: la difficoltà nel conciliare le sue convinzioni con le religioni istituzionali, le ambivalenze nei confronti del linguaggio spirituale e le sfide personali che accompagnarono il suo percorso esistenziale. Ne emerge un’immagine complessa e sfumata, che restituisce la profondità umana e intellettuale di una figura spesso semplificata.

Il dialogo tra scienza e fede nel pensiero di Einstein

Il libro si inserisce a pieno titolo nel dibattito contemporaneo sul rapporto tra scienza e fede, uno dei temi centrali del progetto SRM – Science and Religion in Media, e del progetto editoriale Fede e Ragione. Einstein, pur non credendo in un Dio personale, considerava la fede nel senso più ampio come un’esperienza di stupore razionale di fronte all’universo. Scriveva:

“Il sentimento religioso dello scienziato prende la forma di un’estasi rapita davanti all’armonia delle leggi naturali, che rivela un’intelligenza superiore…”

Fox sottolinea come questo atteggiamento abbia ispirato molti scienziati, filosofi e teologi, e abbia contribuito a superare lo scontro ideologico tra razionalismo e spiritualità. Einstein stesso considerava inutile ogni contrapposizione rigida tra scienza e religione, definendo la scienza come “senza religione zoppa” e la religione “senza scienza cieca”.

Un contributo al dialogo interdisciplinare

Con rigore scientifico e sensibilità umana, Kieran Fox propone una lettura attuale del pensiero einsteiniano, che può contribuire alla riflessione contemporanea sui limiti della scienza, sulla coscienza, e sul bisogno di trascendenza che abita ogni essere umano.

Il libro offre anche spunti per indagare il legame tra esperienza mistica e stati alterati di coscienza, altro campo di ricerca in cui Fox è attivamente impegnato. Einstein emerge così non solo come genio scientifico, ma come figura filosofica e quasi profetica, capace di indicare una via di sintesi tra razionalità e meraviglia, calcolo e contemplazione.

Un libro per credenti, scienziati e ricercatori di senso

I Am a Part of Infinity si rivolge a un pubblico ampio: non solo studiosi o appassionati di Einstein, ma anche lettori interessati al significato della vita, al ruolo della scienza nella società e al dialogo tra sapere e spiritualità. Un’opera che invita a ripensare le categorie della conoscenza e ad accogliere il mistero non come un limite, ma come stimolo per la ragione e per la fede.

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