Un nuovo potenziale oggetto interstellare scoperto nel Sistema Solare : denominato 3I/ATLAS – inizialmente A11pl3Z – si dirige verso il Sole.
Dopo Oumuamua e la cometa Borisov, un terzo candidato sorprende gli astronomi con la sua orbita anomala.
Roma, 3 luglio 2025 — Un nuovo misterioso visitatore potrebbe essersi affacciato nel nostro Sistema Solare, alimentando l’entusiasmo della comunità scientifica. Dopo ‘Oumuamua, avvistato nel 2017, e la cometa Borisov nel 2019, gli astronomi hanno individuato un terzo oggetto dal movimento anomalo, che farebbe pensare a una origine interstellare.
Secondo le prime analisi, la traiettoria iperbolica di questo corpo celeste — ancora in fase di monitoraggio — non sarebbe compatibile con le orbite abituali dei corpi originari del Sistema Solare, suggerendo dunque che possa provenire da una regione più lontana, oltre i confini della nostra stella.
Fonte video: YouTube, Earthsky
In arrivo dallo spazio profondo
Gli esperti spiegano che un oggetto interstellare è un corpo che si forma attorno ad altre stelle, e che per vari motivi viene espulso dal sistema in cui si è originato, viaggiando per distanze enormi fino a incrociare, occasionalmente, il nostro Sole. Nel caso di ‘Oumuamua, la forma allungata e le misteriose accelerazioni avevano acceso il dibattito persino su possibili ipotesi di natura artificiale. La cometa Borisov, invece, si era rivelata più simile alle comete tradizionali, ma con caratteristiche chimiche compatibili con una formazione esterna al Sistema Solare.
Oggi, questo nuovo potenziale visitatore, 3I/ATLAS, rappresenta un’occasione unica per studiare la materia aliena proveniente da altri sistemi planetari, raccogliendo dati preziosi sulla loro composizione, sulle polveri interstellari e sui meccanismi di formazione planetaria in ambienti differenti dal nostro.
La fase di verifica
Il percorso di verifica sarà tuttavia complesso: gli astronomi stanno tracciando la posizione dell’oggetto con osservazioni ripetute, analizzando parametri come velocità, eccentricità e inclinazione dell’orbita. Solo misurazioni accurate e continue potranno stabilire con sicurezza se si tratta davvero di un oggetto interstellare o se siamo di fronte a un corpo del Sistema Solare deviato, per esempio, dall’interazione gravitazionale con un pianeta massiccio.
In queste ore, diversi osservatori internazionali, tra cui l’ESO e reti di telescopi indipendenti, stanno collaborando per ottenere immagini e dati spettroscopici, con l’obiettivo di capire la composizione chimica del nuovo intruso. Il video diffuso nelle scorse ore ha già mostrato la particolare velocità e la traiettoria apparentemente incompatibile con quelle abituali dei corpi locali.
Le implicazioni scientifiche
Se la natura interstellare di 3I/ATLAS fosse confermata, questo diventerebbe il terzo oggetto arrivato dallo spazio esterno al sistema solare e osservato dagli scienziati, segnando un nuovo capitolo nella ricerca astronomica. Tali eventi offrono una finestra senza precedenti per approfondire le interazioni tra sistemi planetari e comprendere come la materia si sposti tra le stelle, magari trasportando ingredienti chimici fondamentali per la vita.
In prospettiva, la possibilità di analizzare un simile corpo celeste con sonde spaziali dedicate o con future missioni di raccolta di campioni geologici potrebbe rappresentare una vera rivoluzione, in grado di fornire informazioni uniche sui processi di formazione planetaria in ambienti extrasolari.
Uno sguardo al futuro
Il nuovo oggetto misterioso sarà osservato ancora a lungo nelle prossime settimane, mentre la comunità scientifica punta a determinarne l’origine senza ambiguità. Intanto, la notizia continua a stimolare la fantasia di appassionati e studiosi, che si chiedono se possa davvero provenire da un altro sistema stellare, portando con sé tracce di mondi lontani.
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