Papa Leone XIV a Castel Gandolfo, dieci anni dopo Laudato Si’ : fede e ragione unite per una ecologia integrale, tra scienza, etica e responsabilità nella difesa della casa comune.
Nel primo ottobre 2025, presso il Centro Mariapoli Internazionale dei Focolarini a Castel Gandolfo, si è svolta una conferenza in occasione del decimo anniversario dell’enciclica Laudato Si’. Papa Leone XIV ha aperto i lavori, richiamando con forza la necessità di un dialogo fecondo tra scienza, fede e responsabilità verso il creato.
In questo anniversario si rinnova un appello che va ben oltre la retorica ecologica: è un invito a ripensare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, tra tecnica e spiritualità, tra ricerca scientifica e impegno etico.
La continuità con Laudato Si’ e il respiro etico della crisi ecologica
La Laudato Si’, pubblicata nel 2015, ha segnato una svolta del magistero contemporaneo nel dare rilievo alla “ecologia integrale”: non solo difesa della natura, ma cura dell’uomo, lotta contro le disuguaglianze, riconoscimento della dignità umana.
Nel suo intervento, Papa Leone XIV ha sottolineato che la crisi ambientale non è un mero problema tecnico o scientifico: è anche una questione morale e spirituale. Non basta inventare tecnologie migliori, se manca una visione in cui la ragione sia orientata al bene comune. Ha richiamato istituzioni, comunità internazionali e cittadini a un impegno concreto nella riduzione delle disuguaglianze ambientali, insistendo sulla dimensione etica che nessun modello economico può ignorare.
Scienza, fede e dialogo interdisciplinare
Uno dei momenti qualificanti della conferenza è stato il confronto tra scienziati, teologi, attivisti e rappresentanti delle comunità religiose. I relatori hanno presentato dati aggiornati sul cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le emergenze energetiche. In parallelo, dagli ambienti di fede sono emerse proposte di formazione, educazione ecologica e conversione culturale.
Il punto centrale emerso è che scienza e fede non sono in competizione, ma complementari: la prima offre strumenti per comprendere la realtà materiale, la seconda fornisce senso, motivazione e orientamento etico. Senza il fondamento di una visione globale, la scienza rischia di diventare tecnocrazia senza volto; senza il supporto della conoscenza, la fede può restare idealistica e disconnessa.
Papa Leone XIV ha esortato le comunità religiose e scientifiche a mettere in comune competenze e linguaggi per custodire il creato, poiché “non esiste vera ecologia senza giustizia, né cura del pianeta senza cura dell’uomo.”
Giustizia climatica, povertà e responsabilità globale
Un tema centrale del dibattito è stato quello della giustizia climatica. Le popolazioni più vulnerabili, spesso le meno responsabili delle emissioni, sono le più colpite dalla desertificazione, dalle inondazioni, dalla scarsità idrica. Leone XIV ha ricordato che non possiamo pensare a cura ambientale senza equità sociale.
L’enciclica e il discorso del Papa richiamano il dovere di una solidarietà planetaria: i Paesi ricchi hanno responsabilità crescenti nel promuovere modelli sostenibili e nel sostenere chi è già vittima dei cambiamenti climatici.
Giovani, conversione culturale e futuro sostenibile
L’intervento ha dato spazio alla voce delle nuove generazioni, considerate protagoniste della conversione ecologica. Papa Leone XIV ha sottolineato che stili di vita sobri, responsabili e rispettosi del creato sono il terreno primario della trasformazione.
La generazione giovane non è solo destinataria del futuro, ma soggetto attivo. Il loro senso di urgenza ambientale e la loro apertura creativa possono fungere da volano per innovazioni sociali, economiche e ambientali con forte radice etica.
Castel Gandolfo simbolo di dialogo
La scelta del Centro Mariapoli come sede della conferenza non è casuale: luogo di fraternità, spiritualità e scambio culturale. In questo contesto il decimo anniversario non risulta una semplice ricorrenza, bensì un’occasione per rilanciare impegno, speranza e corresponsabilità globale.
Conclusione: una sfida per scienza, fede e media
Dieci anni dopo la sua pubblicazione, l’enciclica Laudato Si’ non è un capitolo chiuso: è una questione urgente, attuale e centrale per il presente e il futuro dell’umanità. Le parole di Papa Leone XIV mostrano che la Chiesa non ha intenzione di retrocedere, ma di camminare insieme alla scienza, alle comunità e ai giovani.
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Immagine: cortesia Google Maps.
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