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Magia, tarocchi, astrologia : perché in Italia cresce ancora la credenza nel paranormale

Guercino astrologia

Crescita dell’occulto in Italia tra solitudine sociale, ricerca di controllo e bisogno di senso

Negli ultimi anni, l’Italia ha conosciuto un ritorno massiccio verso forme di credenza magica: tarocchi, astrologia, letture dei segni, rituali esoterici. Non si tratta di un fenomeno marginale o folkloristico. È un fatto sociale rilevante: cresce nella fascia giovanile, cresce nelle metropoli, cresce tra persone istruite. E rivela una domanda antropologica profonda.

Perché accade ?

Una delle spiegazioni principali è che nei momenti di incertezza storica e personale, gli individui cercano forme alternative e più “rapide” di rassicurazione, senso, orientamento. La razionalità tecnico-scientifica – percepita come astratta – non basta. Il discorso religioso tradizionale – percepito come lento o distante – non basta. Il mercato dell’occulto offre risposte immediate, personalizzate, con promesse di risultato.

Questo non significa che la magia sia creduta “al posto” della fede. È più complesso. Significa che una parte della società italiana sta cercando “senso” senza mediazioni. E la magia offre una narrazione diretta: tu puoi influenzare il tuo destino.

La dimensione emotiva : sentirsi protagonisti del destino

Il ricorso a tarocchi e astrologia risponde a due bisogni umani primari:

  • ridurre l’ansia dell’incertezza

  • aumentare la percezione di controllo sulla propria vita

È un bisogno psicologico semplice: se non posso controllare il mondo reale, provo a controllare il simbolico. Sperando così di controllare anche il mondo reale.

L’occulto diventa così un analgesico emotivo, una forma di autoterapia fai-da-te. Quello che la sociologia definisce “gestione magica dell’angoscia”: non affronti il problema, lo sposti altrove, lo trasformi in simbolo, gli attribuisci una causa invisibile e una soluzione rituale.

La società digitale amplifica il fenomeno

Paradossalmente, il digitale non razionalizza. Amplifica.

Instagram, TikTok, YouTube sono pieni di:

  • astrologi influencer

  • tarologi online

  • ritualisti del “manifesting”

Molti fanno numeri da micro celebrity. E vendono servizi reali. La magia si presenta come contenuto digitale “cool”: esteticamente curato, leggero, suggestivo. È una forma di intrattenimento spirituale, che diventa consumo. Questa è la dinamica chiave contemporanea: la magia non è clandestina, è mainstream.

La crisi dell’orientamento e la perdita dei “mediatori di senso”

In Italia la tradizione religiosa ha funzionato per decenni da struttura di senso collettivo. Non più “solo” dogma, ma anche antropologia culturale quotidiana. Oggi il contesto è diverso: molte persone non hanno più pratiche comunitarie, non hanno riferimenti stabili, non hanno figure autorevoli di orientamento.

Questa assenza apre uno spazio che la magia occupa in modo naturale.

L’occulto torna quando le tradizioni sociali che offrivano senso diventano deboli o invisibili. Non serve una teoria complottista o un trauma collettivo. Basta un vuoto: la società non sopporta il vuoto di significato. Lo riempie.

La risposta razionale non basta

La scienza può spiegare i bias cognitivi, le inferenze errate, le illusioni percettive. Ma la scienza non offre – da sola – consolazione esistenziale.

Il punto sociologico cruciale è questo: la magia cresce non perché la gente non conosca la scienza, ma perché la scienza non risponde alla domanda di senso. Solo un modello antropologico che integra razionalità, storia, trascendenza può offrire alternative solide.

Non si tratta di reprimere la magia con razionalismo sterile. Si tratta di reintrodurre la cultura della ricerca del senso nella vita reale, non come consumo, non come ritualismo, ma come cammino personale.

Conclusione

Il ritorno alla magia in Italia non è folklore. È un sintomo. E parla del rapporto tra uomo contemporaneo e mistero. Dove non c’è senso, c’è magia. Dove c’è paura del futuro, ci sono amuleti. Dove c’è individualismo radicale, crescono i rituali che promettono potere personale. La domanda è: in una società che si sente sempre più sola e incerta, chi restituisce orizzonte, narrazione, fiducia?

È su questo che si gioca il futuro culturale e spirituale dell’Italia.

Immagine: personficazione dell’astrologia, opera del Guercino.

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