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News novembre 2011

La sfera di Gerberto: uno strumento equatoriale per l’osservazione del Sole?

Sfera Gerberto d'Aurillac Silvestro II

Sfera Gerberto d'Aurillac Silvestro IIQuesto il tema scelto dal professor Costantino Sigismondi, docente di Storia dell’Astronomia per il Master in Scienza e Fede, per la relazione conclusiva del Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia, svoltosi nella sala della Specola dell’osservatorio di Bologna, il 28 e il 29 ottobre scorsi.

La sfera, ha spiegato Sigismondi presentando le attività e gli studi astronomici realizzati da Gerberto, “è solo uno degli strumenti da lui progettati.

Divenuto papa con il nome di Silvestro II, questo singolare studioso, uomo di fede e di scienza, “descrisse la sfera a Costantino di Fleury, suo studente e futuro abate di quell’abbazia”; si tratta di “uno strumento con montatura equatoriale accuratamente allineata; e questa cura nell’allineamento sta chiaramente a indicare “che non si trattava di un semplice strumento didattico, ma di uno strumento scientifico in postazione fissa – come avviene oggi in un moderno osservatorio – e che permetteva sicuramente osservazioni sistematiche del Sole, dal momento che ne fanno parte anche alcuni tubi orientati secondo i solstizi e gli equinozi”.

Il convegno ha visto, tra gli altri, anche il contribut del professore Elio Antonello, presidente della SIA, su Ruggero G. Boscovich SJ nel 200enario della nascita, e di Fabrizio Bonoli, professore a Bologna di Storia dell’Astronomia, su Domenico Maria da Novara, il maestro di Copernico quando questi studiò a Bologna.

immagine: cortesia Costantino Sigismondi

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