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Come il cambiamento climatico ritarda il tempo

Studio rivela come lo scioglimento dei poli influenzi la precisione dell’orario mondiale, portando a riconsiderare i secondi intercalari.

In un mondo dove ogni secondo conta, il cambiamento climatico sta facendo sentire il suo peso in un modo che pochi avrebbero immaginato: sta letteralmente rallentando il tempo. O meglio, sta influenzando la nostra capacità di misurarlo con precisione. Un recente studio pubblicato su Nature getta luce su come lo scioglimento accelerato dei ghiacci polari stia modificando la velocità di rotazione della Terra, con implicazioni dirette sul Coordinated Universal Time (UTC), lo standard globale per la misurazione del tempo.

Da decenni, scienziati e orologiai si adoperano per sincronizzare gli orologi atomici super-precisi con il tempo basato sulla rotazione terrestre. Per farlo, ogni tanto aggiungono un “secondo intercalare” all’UTC. Questa pratica aiuta a compensare la lentezza nella rotazione del nostro pianeta, assicurando che l’ora legale rimanga allineata con le posizioni del Sole nel cielo.

Tuttavia, Duncan Agnew ha scoperto che il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci sta aggiungendo un nuovo twist a questa già complessa situazione. Con l’aumentare dello scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e in Antartide, la distribuzione della massa terrestre sta cambiando, influenzando la rotazione della Terra. Questo, a sua volta, potrebbe posticipare la necessità di aggiungere un secondo intercalare negativo, ovvero un istante di tempo da sottrarre anziché da aggiungere, per tenere il passo con i cambiamenti.

La notizia ha rilevanza ben oltre l’ambito accademico. In un’epoca digitale, dove millisecondi possono fare la differenza in operazioni di trading finanziario o nella sincronizzazione di reti informatiche globali, comprendere e anticipare questi cambiamenti diventa fondamentale. Lo studio suggerisce che, se non fosse stato per l’accelerazione dello scioglimento dei ghiacci causata dal cambiamento climatico, avremmo dovuto aggiustare i nostri orologi mondiali tre anni prima.

Questa connessione tra il riscaldamento globale e la misurazione precisa del tempo ci ricorda quanto profondamente il cambiamento climatico stia intrecciandosi con le infrastrutture della nostra vita quotidiana. Non si tratta più solo di previsioni meteorologiche o della salute degli ecosistemi naturali; il cambiamento climatico sta ora influenzando persino la precisione con cui misuriamo il passare del tempo. È un promemoria sorprendente di come le nostre vite siano intrinsecamente collegate a quelle dell’ambiente che ci circonda, spingendoci a riflettere su come ogni aspetto della nostra esistenza sia sensibile ai cambiamenti del nostro pianeta.

Articolo Nature: A global timekeeping problem postponed by global warming. DOI 10.1038/s41586-024-07170-0 .

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