Scienza e fede: morto Yves Coppens, scoprì l’ominide Lucy.
Mercoledì 22 giugno 2022 è morto a Vannes, Francia, il paleontologo e paleoantropologo francese Yves Coppens. Era conosciuto al grande pubblico per essere stato, con il collega americano Donald Johanson, e il geologo suo connazionale Maurice Taïeb, uno dei tre responsabili del gruppo di ricerca che nel 1974 scoprì ad Hadar, in Etiopia, un ominide fino ad allora sconosciuto, poi ribattezzato Lucy.
Teorizzava una progressiva evoluzione dell’essere umano, durante la quale l’uomo sarebbe prima diventato religiosus, poi sapiens. L’evoluzione umana si sarebbe sviluppata attraverso tre fasi successive. La prima fase si sarebbe verificata 70 milioni di anni fa, quando da una originaria posizione laterale gli occhi si sarebbero poi sviluppati frontalmente, consentendo in questo modo di percepire le tre dimensioni e i colori”.
Nella fase successiva, circa 10 milioni di anni fa, i nostri antenati avrebbero sviluppato la posizione eretta, alzando lo sguardo e volgendolo all’orizzonte e verso il cielo ”. Nella terza fase, da 3 milioni di anni fa, gli ominidi avrebbero sviluppato un cervello più complesso, fino ad arrivare al livello di complessità dell’essere umano.
Il simbolismo e la fede prima della razionalità
Per Yves Coppens, gli esseri umani e il simbolismo “sono nati contemporaneamente”; e “non si può pensare che il simbolo sia arrivato dopo l’uomo”. Ovvio quindi che l’uomo sia stato fin dall’inizio un essere simbolico. La fede e il simbolismo quindi, come forma di interpretazione e codifica della realtà, si sarebbero sviluppati prima della razionalità
Tra i numerosi libri e pubblicazioni citiamo Le genou de Lucy: l’histoire de l’homme et l’histoire de son histoire, 1999; Les origines de l’homme: réalité, mythe, mode, coautore, 2001; Le Présent du passé au carré. La fabrication de la préhistoire, 2010; Pré-textes. L’homme préhistorique en morceaux, pubblicato nel 2011.
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