Turek: La scienza non comunica, lo fanno gli scienziati.
Durante una recente Conferenza di Dallas su Scienza e Fede, Frank Turek ha presentato un argomento di senso comune, sottolineando che “la scienza non comunica; lo fanno gli scienziati”. L’evento è stato organizzato dal Discovery Institute, di orientamento creazionista.
Turek critica l’idea generale di “seguire la scienza”, suggerendo che questa frase è spesso usata in modo fuorviante. Secondo Turek, è importante chiedere “quale scienza?” e comprendere che “seguire la scienza” dovrebbe in realtà significare “seguire gli scienziati”. Gli scienziati, infatti, raramente sono unanimi, soprattutto sui temi fondamentali, come le origini della vita. Anche se possono fornire informazioni dettagliate sul funzionamento della vita, restano incerti e speculativi riguardo alle sue origini.
Cinque i punti chiave dell’intervento.
- Conosciamo Dio attraverso i Suoi effetti, e la scienza ricerca le cause di tali effetti. Alcuni effetti rivelano l’evidenza di un essere intelligente, simile a Dio.
- Conoscere il funzionamento di qualcosa non ne spiega l’origine.
- Poiché tutti i dati necessitano di interpretazione, la scienza non comunica di per sé; gli interpreti sono gli scienziati. Turek sostiene che gli atei spesso interpretano erroneamente i dati poiché escludono a priori cause intelligenti.
- La scienza sarebbe impossibile senza leggi naturali ordinate e finalizzate, che secondo Turek sono meglio spiegate attraverso l’esistenza di Dio.
- Non c’è conflitto tra la Bibbia e il mondo naturale, ma possono sorgere contrasti tra alcune interpretazioni bibliche e il mondo naturale.
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