Conferenza Internazionale sulla bioetica: un dialogo tra fede, scienza e la cura dei giovani.
Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha inaugurato, venerdì 8 dicembre 2023, presso il Fanar, i lavori della 3a Conferenza Internazionale su Bioetica e Giovani. L’evento, organizzato congiuntamente dal Patriarcato Ecumenico, l’Università Nazionale e Kapodistriana di Atene, il Laboratorio di Filosofia Applicata dell’Università di Atene, il Dipartimento Greco dell’Istituto Pasteur e il Master in Animali: Etica, Diritto, Benessere, si presenta come un’importante piattaforma di dialogo tra fede, scienza e questioni giovanili.
La 3a Conferenza Internazionale sulla Bioetica e i Giovani apre una finestra su questioni cruciali che intrecciano fede, scienza e cura dei giovani. Le riflessioni del Patriarca Bartolomeo gettano luce sull’importanza di un dialogo costruttivo tra questi ambiti per affrontare i dilemmi contemporanei, promuovendo una comprensione più profonda della vita umana e del suo eterno destino.
La centralità dei giovani nella Pastorale
Nel suo discorso, il Patriarca ha sottolineato che la cura dei giovani è sempre stata al centro del ministero pastorale della Chiesa. Oggi più che mai, questa attenzione si rinnova, affrontando le sfide contemporanee e incoraggiando i giovani a partecipare attivamente alla vita ecclesiastica.
Fede e scienza: una collaborazione fruttuosa
Il Patriarca Bartolomeo ha evidenziato come la fede e la scienza siano forze benefiche per l’umanità, la cui cooperazione promette un futuro ricco di aspettative. Rifiutando l’idea di un conflitto tra fede e scienza, ha sottolineato l’importanza di un approccio che valorizzi entrambi gli ambiti nel trattare questioni bioetiche complesse.
Oltre la realtà misurabile
Il discorso ha messo in luce come la scienza, nonostante i suoi ‘miracoli’, non abbia eliminato le questioni fondamentali legate alla libertà umana, al significato e al mistero della vita. In questo contesto, il Patriarca ha sottolineato l’importanza di riconoscere la “dimensione della profondità” delle cose, che va oltre la realtà misurabile.
Il ruolo delle religioni nei dilemmi esistenziali
Secondo il Patriarca, le religioni giocano un ruolo cruciale nell’affrontare i dilemmi esistenziali. Ha rilevato come le religioni siano connesse agli aspetti più luminosi della nostra esistenza, come la carità, l’arte religiosa, la speranza dell’eternità e il rispetto per la persona umana. Tuttavia, ha anche riconosciuto come, in alcuni casi, le religioni possano alimentare divisioni e violenze, sottolineando che il vero dilemma per l’umanità non è “religione o non religione”, ma “che tipo di religione”.
La Pastorale oggi e il trattamento dei dilemmi bioetici
Ritornando al tema della pastorale, il Patriarca ha rimarcato che la cura della Chiesa nei confronti della nuova generazione rimane una chiamata e una proposta, inclusa la gestione dei dilemmi bioetici. Ha enfatizzato che la pastorale della Chiesa è sempre indirizzata, con sensibilità e distinzione, alla persona specifica, e non a individui impersonali.
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