Il grande fisico britannico lo afferma in una recente serie di documentari prodotti per il web, caratterizzati da una notevole attenzione sulle possibile catastrofi che potrebbero colpire il nostro pianeta e il genere umano. In ogni puntata, a bordo di una una nave spaziale virtuale realizzata in computer graphics, da lui pilotata, Hawking conduce gli spettatori attraverso l’Universo, la sua storia e i suoi grandi misteri, dal Big Bang iniziale, alle teorie su universi paralleli, alla materia oscura e i buchi neri.
In uno degli episodi della serie, dal titolo Stephen Hawking’s Favourite Places – I luoghi preferiti di Stephen Hawking, lo scienziato afferma: “Incontrare ad una civiltà avanzata potrebbe essere per noi come per i nativi americani quando incontrarono Colombo. Non è andata molto bene”. Già precedentemente Hawking aveva espresso forti riserve – condivise però da pochi scienziati – alla volontà degli esseri umani di cercare extraterrestri intelligenti nell’universo, avvisando dei rischi di incontrare alieni ostili e più avanzati tecnologicamente.
Alieni che per il fisico potrebbero probabilmente “conquistarci e colonizzarci”, con modi analoghi, quindi non proprio pacifici, a quelli utilizzati dagli europei quando arrivarono in sud america e, più tardi, in america del nord. Proprio in questi giorni astronomi statunitensi – riferisce l’Indipendent – avrebbero verificato la possibilità di vita aliena su un pianeta del sistema stellare Alpha Centauri, il più vicino al nostro sistema solare.
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