Epidemiologo e studioso di statistica medica all’Università di Hong Kong, Ben Cowling: ha affermato la necessità di ritardare il più possibile l’inevitabile picco dell’epidemia. Distribuendo i contagi nel tempo.
Una strategia necessaria pure per evitare il collasso delle strutture sanitarie. “Dai dati di cui dispongo – ha affermato Cowling – penso che l’incidenza delle infezioni da Covid-19 in Lombardia stia ancora crescendo e che sia destinata ad aumentare per un mese. Come reagiranno gli ospedali di quella regione quando si troveranno a fronteggiare un numero di pazienti due, tre, cinque, dieci volte quello attuale, se già adesso sono al limite?”. Diventa quindi necessario “ritardare il picco dell’epidemia, ridurre l’altezza del picco stesso e distribuire i contagi su un intervallo di tempo il più ampio possibile».
Cowling e altri professori e ricercatori dell’università di Hong Kong hanno da poco firmato uno studio sulle misure di “distanziamento sociale”. Perché, spiega l’epidemiologo, è in questi modi che si contrastano e contengono epidemie di influenza: isolando i malati; indagando le persone con cui possono ave evuto contatti; collocando tali persone in quarantena; chiudendo scuole e uffici di aziende private e enti governativi; impedendo o regolamentando opportunamente e quando possibile eventi pubblici; invitando le persone a non frequentare luoghi affollati.
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