Così Papa Francesco nel proprio videomessaggio per la Settimana Santa, pubblicato sul sito Vaticano venerdì 3 aprile 2020.
“Questa sera – ha affermato il Pontefice – ho la possibilità di entrare nelle vostre case in un modo diverso dal solito. Se lo permettete, vorrei conversare con voi per qualche istante, in questo periodo di difficoltà e di sofferenze. Vi immagino nelle vostre famiglie, mentre vivete una vita insolita per evitare il contagio”. Il pensiero di Papa Francesco va in particolare “alla vivacità dei bambini e dei ragazzi, che non possono uscire, frequentare la scuola, fare la loro vita”.
Il Santo Padre ha “nel cuore tutte le famiglie, specie quelle che hanno qualche caro ammalato o che hanno purtroppo conosciuto lutti dovuti al coronavirus o ad altre cause”. E ricorda come questi giorni difficili vi siano molte “persone sole”, per le quali “è più difficile affrontare questi momenti. Soprattutto – afferma Papa Francesco – penso agli anziani, che mi sono tanto cari”. Per vedere il videomessaggio del Pontefice sulla rivista Fede e Ragione: Il videomessaggio di Papa Francesco per la Settimana Santa.
Un messaggio indirizzato anche alle persone affette da Coronavirus e Covid19, a chi è ricoverato, e agli eroi che curano, o contribuiscono in altri modi a fronteggiare questa emergenza.
Non posso dimenticare – continua il Pontefice – chi è ammalato di coronavirus, le persone ricoverate negli ospedali. Ho presente la generosità di chi si espone per la cura di questa pandemia o per garantire i servizi essenziali alla società. Quanti eroi, di tutti i giorni, di tutte le ore ! Ricordo anche quanti sono in ristrettezze economiche e sono preoccupati per il lavoro e il futuro”. Il Santo Padre ha ricordato anche “i detenuti nelle carceri, al cui dolore si aggiunge il timore per l’epidemia, per sé e i loro cari”, così come “i senza dimora, che non hanno una casa che li protegga”.
Un momento difficile, che dobbiamo però utilizzare nel modo più opportuno, e con generosità.
“È un momento difficile per tutti”, afferma Papa Francesco nel proprio videomessaggio. E per molte persone è ancora più difficile da affrontare. “Il Papa – sottolinea il Pontefice – lo sa e, con queste parole, vuole dire a tutti la sua vicinanza e il suo affetto. Cerchiamo, se possiamo, di utilizzare al meglio questo tempo: siamo generosi; aiutiamo chi ha bisogno nelle nostre vicinanze; cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole; preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo. Anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell’amore. Questo ci vuole oggi: la creatività dell’amore”.
Un modo insolito di celebrare la Settimana Santa, che però sintetizza il messaggio del Vangelo: la speranza e l’amore senza limiti di Dio.
“Celebriamo – continua Papa Francesco nel proprio video messaggio – in modo davvero insolito la Settimana Santa”. Un modo che però “manifesta e riassume il messaggio del Vangelo, quello dell’amore di Dio senza limiti”. In questa pandemia, nell’isolamento forzato e “nel silenzio delle nostre città, risuonerà il Vangelo di Pasqua. Il Pontefice cita “l’apostolo Paolo”, quando scrive ai Corinzi: «Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e resuscitato per loro» 2 Cor 5,15″.
Papa Francesco ricorda che “in Gesù risorto, la vita ha vinto la morte”. Proprio “questa fede” nell’evento della Pasqua e nel suo messaggio, spiega, può nutrire e tenere viva “la nostra speranza”. Una speranza che il Pontefice vuole condividere con i credenti: “la speranza di un tempo migliore”, in cui potremo anche noi migliorare come persone, e essere “finalmente liberati dal male e da questa pandemia. È una speranza – afferma con forza il Santo Padre – la speranza non delude; non è un’illusione, è una speranza”.
Con questa speranza, e in questo isolamento obbligato, possiamo essere “gli uni accanto agli altri” fisicamente o nello spirito, “nell’amore e nella pazienza”. E “possiamo preparare in questi giorni un tempo migliore. Vi ringrazio – ha concluso Papa Francesco – per avermi permesso di entrare nelle vostre case. Fate un gesto di tenerezza verso chi soffre, verso i bambini, verso gli anziani. Dite loro che il Papa è vicino e prega, perché il Signore ci liberi tutti presto dal male. E voi, pregate per me. Buona cena. A presto!”
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