I miracoli non sono affatto una questione semplice, e non riguardano solo i credenti. Non appartengono alla sola sfera delle fede, né si verificano solamente per chi crede, né sono solo ciò che apparentemente resta inspiegabile: sono ciò che resta inspiegabile per la scienza, oltre tutte le possibili spiegazioni logiche, razionali. Così, come possono beneficiare anche non credenti, a volte ai non credenti sicuramente si rivolgono, nel momento in cui devono essere verificati dalla scienza ufficiale, e capita che il compito spetti a studiosi dichiaratamente scettici, se non atei.
Questo è quanto capitato ad una scienziata atea, la professoressa Jacalyn Mary Duffin, ematologa e storica canadese, titolare della cattedra di Storia della Medicina alla Queen’s University, oltre che presidente emerito dell’American Association for the History of Medicine e della Canadian Society for the History of Medicine. La Duffin, che da ricercatrice si è trovata a confrontarsi direttamente con l’inaspettabile, ha deciso di parlarne anche sul sito della BBC, nell’area Religion and Ethics, in un articolo in cui si chiede, già dal titolo: Può uno scienziato credere nei miracoli ?
La studiosa racconta di come, nel 1986, effettuando una serie di osservazioni su vari campioni di diversi individui, abbia osservato quelli di un individuo che appariva affetto da leucemia ad uno stadio mortale, con fasi alternate tra malattia acuta, e remissione dopo cicli di chemioterapia: quando i vetrini da esaminare finirono, concluse quindi che quel paziente fosse inevitabilmente morto. La sorpresa arrivò però circa sette anni dopo, quando scoprì che quella persona, una donna, era ancora viva. Un caso eccezionale che, spiega la stessa Duffin, “era in fase di esame come un possibile miracolo nel dossier per la canonizzazione di Marie-Marguerite d’Youville”, una suora canadese. La Santa Sede aveva però escluso che potesse trattarsi di un evento miracoloso. La storica decise quindi di segnalare quanto aveva osservato nelle sue analisi: “l’esperto di Roma – da lei contattato – acconsentì a riconsiderare la decisione, nell’ipotesi che un testimone cieco (uno scienziato non a conoscenza del caso, n.d.r.) avesse riesaminato i vetrini e trovato nuovamente” ciò che lei aveva scoperto. GMarie-Marguerite d’Youville è stata dichiarata santa da Papa Giovanni Paolo II nel 1990, grazie a quanto scoperto da Jacalyn Duffin, che pur non essendo divenuta credente, ma ha cambiato il suo atteggiamento verso il miracolo: “pur essendo rimasta atea – scrive – credo nei miracoli, eventi meravigliosi che accadono, e per i quali non riusciamo a trovare spiegazioni scientifiche. Quella prima paziente è ancora viva dopo circa trent’anni da quando si è scontrata con una leucemia mieloide acuta, e io non posso spiegare perché. Lei può”.
Link BBC: an a scientist believe in miracles ?
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