La rivista scientifica pubblica diciassette immagini scelte tra quelle più significative e affascinanti di eventi, scoperte, tecnologie e innovazioni che hanno caratterizzato questo anno. L’articolo 2016 in pictures: The best science images of the year – 2016 in immagini: Le più belle fotografie scientifiche dell’anno, ci racconta tra l’altro l’esplorazione spaziale, i fenomeni naturali, la biodiversità e il modo in cui è costantemente minacciata, le emergenze climatiche, l’economia internazionale e il lavoro dell’uomo, gli sviluppi delle tecnologie di analisi scientifica, la sperimentazione sulle staminali.
Le immagini sono una ragione anche per parlare di grandi temi sociali, scientifici, ambientali. Troviamo così una immagine a lunga esposizione di un lancio di una navicella Soyuz, effettuato nel mese di novembre dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. E la foto, quella accanto, presa dalla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale: si vedono due navicelle sovietiche che hanno attraccato, e al di sotto una parte della Terra, con i lampi di una tempesta tra le nubi, e le luci di città e attività industriali.
Del lavoro dell’uomo, di economia e di ambiente parla la foto scattata in Cina: un impianto siderurgico nella Mongolia interna, una industria che collide con i progetti ambientali cinesi, annunciati nel 2016, per svincolare le industrie dall’utilizzo del carbone, e sviluppare il più possibile fonti rinnovabili di energia, e promuoverne l’utilizzo, per proteggere l’ambiente e cercare di invertire o almeno contrastare recuperare in qualche modo i drammatici attuali cambiamenti climatici.
E i drammi di tale situazione si vedono nella immagine per certi versi atipica di una inondazione scattata dalla giornalista Daniel Cressey, la quale afferma: “Le immagini di inondazioni spesso si concentrano sulla potenza dinamica di questi eventi – fughe drammatiche dalle acque che stanno salendo, oppure oggetti trascinati via dalle furiose inondazioni”. Questa foto è invece “diversa, e da molti punti di vista altrettanto spaventosa”: mostra “una totale calma e assenza di persone dopo le inondazioni di Denham Springs, Louisiana, nel mese di agosto “.
Tra le immagini scelte troviamo anche una foto a forte ingrandimento di singolari strutture cubiche costituite da cristalli di carbonato di calcio; un esempio di scansione del corpo umano realizzata con nuova tecnologia diagnostica; una cellula staminale umana di soli 15 micrometri di diametro, realizzata con un microscopio elettronico elettronica a scansione criogenico. O la macrofotografia, cromaticamente spettacolare, della struttura di una sezione di una zampa di un coleottero; oppure la grande zanna di avorio di un mammuth, rinvenuta in una foresta in Yakuzia, Siberia.
Restando negli ambiti della biologia, quella marina in particolare, ma anche dell’ecologia, ecco la foto di uno squalo pinna nera – Carcharhinus melanopterus; presente soprattuto nelle barriere coralline, gli ambienti più delicati e più danneggiati dall’inquinamento e dalle mutazioni del clima, è un pesce potenzialmente pericoloso, come sottolinea l’atmosfera creata dalla foto, ma allo stesso tempo la sua stessa sopravvivenza è in pericolo a causa degli esseri umani. Ecco quindi l’immagine che finisce la serie: la foto dell’ultimo esemplare di Rana di Rabb arboricola, la cui morte ha quest’anno decretato l’estinzione di tale specie.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.