La Cappella del Guarini, che originariamente ospitava la Sindone, è di nuovo aperta al pubblico.
Numerosi erano stati gli annunci precedenti, ad esempio nel 2014 e nel 2016. I lavori di restauro, costati ad oggi 30 milioni di euro, non erano però in quegli anni ancora definiti, e agli annunci erano seguiti ovvi rinvii. La Cappella era stata chiusa 21 anni fa, dopo l’incendio che l’aveva gravemente danneggiata nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile 1997, mettendo a rischio anche la Sindone. Il restauro ha interessato tutto l’edificio, risolvendo – pure preventivamente – tutti gli eventuali problemi di sicurezza e stabilità. Sono stati sostituiti oltre 4.000 elementi e componenti, di cui 1.400 in marmo.
Come ha spiegato Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali, “è stato una grande sfida di tecnica e immaginazione”. Pagella ha spiegato anche che la Cappella della Sindone “è una parte splendente di un museo pubblico, grazie anche al lavoro di ricerca portato avanti da Politecnico e Università di Torino”. La sfida però non è ancora completata: nel 2019 verranno infatti iniziati i lavori di restauro dell’altare. Ieri, giovedì 27 settembre 2018, nel Teatro Regio di Torino ha avuto luogo la cerimonia inaugurale, a cui ha partecipato il Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.
Proprio il Ministero, con la collaborazione di sponsor privati e altre istituzioni, ha finanziato il restauro. “Tutto il mondo – ha affermato nella cerimonia inaugurale il ministro Bonisoli – sa che oggi a Torino succede qualcosa di straordinario, perché stiamo per restituire un bene di immenso valore per la città. È stato possibile grazie all’azione indefessa di centinaia di persone, esperti di beni culturali dentro o appena al di fuori del Ministero. Ringrazio questi colleghi per la loro ostinazione e la loro competenza”.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.