Scienza, fede, ragione, informazione. Direttore Paolo Centofanti

Libri 2011

Why We Believe in God(s): A Concise Guide to the Science of Faith

Può l’evoluzione determinare e spiegare la religione? Per J. Anderson Thomson, psichiatra della Virginia, USA, e Clare Aukofer, autori di questo libro, una spiegazione in chiave evolutiva delle religioni e della religiosità è possibile e plausibile; lo mostrerebbero studi e analisi recenti su tali tematiche, tesi a determinare quali siano le più probabili ragioni dell’origine del sentimento religioso.

Thomson e Aukofer ne parlano in un’intervista per l’Austin American-Statesman, nella quale spiegano come “ricercatori di varie discipline abbiano individuato i meccanismi che le menti umane utilizzano per generare, accettare e diffondere le credenze religiose”. Le risultanze deriverebbero da studi realizzati tramite tecniche di neuroimmagini, che mostrerebbero come “non vi siano speciali centri di Dio nel cervello”; al contrario, le menti utilizzano tecniche, esperienze e percorsi di pensiero originariamente evolutisi per altre ragioni, principalmente i meccanismi ai quali ci affidiamo per trattare con le persone dalle quali dipendiamo e con cui ci relazioniamo”.

Pitchstone Publishing, 2011, ISBN 978-098449321-0

Link schedaAustin American-Statesman

Può l’evoluzione determinare e spiegare la religione? Per J. Anderson Thomson, psichiatra della Virginia, USA, e Clare Aukofer, autori di questo libro, una spiegazione in chiave evolutiva delle religioni e della religiosità è possibile e plausibile; lo mostrerebbero studi e analisi recenti su tali tematiche, tesi a determinare quali siano le più probabili ragioni dell’origine del sentimento religioso.

Thomson e Aukofer ne parlano in un’intervista per l’Austin American-Statesman, nella quale spiegano come “ricercatori di varie discipline abbiano individuato i meccanismi che le menti umane utilizzano per generare, accettare e diffondere le credenze religiose”. Le risultanze deriverebbero da studi realizzati tramite tecniche di neuroimmagini, che mostrerebbero come “non vi siano speciali centri di Dio nel cervello”; al contrario, le menti utilizzano tecniche, esperienze e percorsi di pensiero originariamente evolutisi per altre ragioni, principalmente i meccanismi ai quali ci affidiamo per trattare con le persone dalle quali dipendiamo e con cui ci relazioniamo”.

Pitchstone Publishing, 2011, ISBN 978-098449321-0

Link schedaAustin American-Statesman

Lascia una risposta