Parla del rapporto tra scienza e fede e della presunta guerra tra scienza e fede, questo libro di Stephen Ames, Roland Ashby, Chris Mulherin e John Pilbrow.
Il volume è stato pubblicato da Iscast – Christians in Science and Technology, con il titolo A Reckless God ? Currents and Challenges in the Christian Conversation with Science. Un Dio imprudente ? Correnti e sfide nella conversazione cristiana con la scienza. Per gli autori, e per gli scienziati e intellettuali cristiani intervistati, questa guerra in realtà è più una invenzione della degli atei moderni e contemporanei. E la presunta inconciliabilità tra scienza e religione è confutabile, e non ha, paradossalmente, basi scientifiche.
Una inconciliabilità irreale, che non è culturalmente e socialmente nemmeno compatibile con l’attuale era di sviluppo della scienza e delle tecnologie. Uno sviluppo che ha bisogno anche di una crescita dell’uomo. Citando lo scienziato e teologo Alister McGrath: “É tempo di riconoscere che gli esseri umani hanno bisogno sia della scienza che della religione se vogliono prosperare, e passare dall’approccio semplicistico e ignorante di alcuni nuovi atei e cristiani fondamentalisti”.
Il libro è articolato in brevi capitoli, su 65 temi fondamentali del rapporto tra scienza e fede. Che possono darci una visione esemplificativa e introduttiva di studiosi come John Lennox, matematico all’università di Oxford. Graeme Clark, inventore dell’impianto cocleare. Il volume affronta, pur in modo parziale, questioni complesse, come spiega uno degli autori, Chris Mulherin: “Queste sono domande importanti per i cristiani, ma la risposta non è di seppellire la testa sotto la sabbia. È fare il duro lavoro di pensarci. “
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