Mercoledì 12 novembre 2014, ore 16:03, tempo medio di Greenwich, ore 17:03 tempo dell’Europa centrale, la sonda Philae è atterrata su una cometa, nell’area di Agilkia, dopo un viaggio nel sistema solare di 6,4 miliardi di chilometri, completando una nuova fondamentale fase della Missione Rosetta. Un evento che non ha precedenti nella storia umana, e costituisce una delle imprese spaziali più importanti finora realizzate. Lanciata il 2 marzo del 2004, Rosetta è una delle principali missioni realizzate dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea: subito dopo l’atterraggio il direttore generale Jean-Jacques Dordain ha affermato: “l’ESA e i partners della sua missione Rosetta oggi hanno ottenuto qualcosa di straordinario!” Ha anche spiegato che questa “ambiziosa missione [..] si è assicurata un posto nei libri di storia. Non solo è la prima ad incontrarsi e ad orbitare attorno ad una cometa, ma è ora anche la prima a permettere di avere una sonda sulla superficie di una cometa”.
Rosetta prende il nome proprio dalla famosa stele omonima: idealmente dovrebbe essere un modo per comprendere il nostro sistema solare. Il nome Philae, attribuito alla sonda o lander, deriva invece da una piccola isola nel fiume Nilo, in Egitto, dove gli archeologi trovarono un obelisco con iscrizione sia in lingua greca che in geroglifici egiziani, permettendo così di comprendere meglio la stele. Agilkia è invece il nome di un’altra isola, dove fu trasferito il tempio di Iside, che dopo la costruzione di Assuan sarebbe stato sempre sommerso dalle acque del Nilo.
Fonte e immagine: cortesia ESA
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