Lo studioso bulgaro naturalizzato francese è morto a Parigi, dove si era trasferito per la prima volta nel 1963, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 2017; avrebbe compiuto 78 anni il prossimo 1 marzo. Lo hanno annunciato oggi la sua famiglia, e l’agente letterario che curava i suoi interessi in Francia. La figlia di Todorov in particolare ha anche annunciato che nel mese di marzo uscirà l’ultimo libro a cui suo padre aveva da poco finito di lavorare: Il trionfo dell’artista. Allievo del linguista e semiologo francese Roland Barthes, Tzvetan Todorov nato a Sofia il 1 marzo 1939.
Filosofo e antropologo, aveva trovato il suo maggior interesse nella filosofia del linguaggio. Nel 1963 era fuggito dalla Bulgaria e dal regime comunista allora al potere in Bulgaria, per rifugiarsi nella più democratica, tollerante e culturalmente attiva Francia, scegliendo Parigi come propria città adottiva. Dopo aver insegnato alla Yale University, Stati Uniti verso la fine degli anni 60, era tornato nella capitale francese e era entrato come ricercatore al CNRS – Centro Nazionale della Ricerca Scientifica. La sua carriera scientifica e accademica lo aveva portato nel 1983 a dirigere il CRAL – Centro di Ricerca sulle Arti e il Linguaggio di Parigi, istituto che diresse fino al 1987.
Era anche visiting professor in numerose università, soprattutto negli Stati Uniti, quali ad esempio Berkeley, Columbia, University of California, Harvard e la già citata Yale. Aveva anche fondato, con il critico Gerard Genette, la rivista di teoria e analisi letteraria Poetique. La sua opera più importante è certamente La letteratura fantastica, scritta nel 1970 e tradotta e pubblicata in Italia da Garzanti nel 1977. Possiamo citare tra le altre Di fronte all’estremo, Garzanti 1992; Le morali della storia, Einaudi 1995; La conquista dell’America. Il problema dell’altro, Einaudi 1984; Resistenti, Storie di donne e uomini che hanno lottato per la giustizia, Garzanti 2016.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.