Martedì 8 novembre 2016 è morto a Milano il medico Umberto Veronesi, il più noto oncologo italiano, tra i più conosciuti anche a livello internazionale. Ha dedicato la propria vita, come scienziato e come cittadino, alla lotta per la prevenzione e la cura dei tumori. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questi problemi, aveva anche creato la Fondazione Umberto Veronesi, che presiedeva. Era direttore scientifico emerito dell’Istituto europeo di oncologia.
Nato a Milano il 28 novembre del 1925 in una famiglia di agricoltori di religione cattolica, nel 1952 si era laureato in medicina e chirurgia all’Università Statale di Milano. Dopo periodi di studi e specializzazione in Gran Bretagna e in Francia, era entrato come volontario all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, di cui nel 1976 divenne direttore generale, conservando tale carica fino al 1994. È stato tra i fondatori dell’AIRC – Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, e nel 1982 aveva fondato la Scuola europea di oncologia.
Dal 1985 al 1988 aveva presieduto l’Organizzazione europea per la ricerca e la cura del cancro. Si era anche dedicato alla politica, divenendo Ministro della sanità dal 2000 al 2001 nel Governo Amato II. Pur essendo cresciuto in una famiglia cattolica, in adolescenza aveva smesso di praticare, fino a divenire dichiaratamente agnostico. Affermava anche che la sua attività come medico oncologo e come scienziato aveva in lui rafforzato la convinzione che Dio non esistesse.
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