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Lo sbarco sulla Luna: un successo tecnologico e umano

luna paolo centofanti

Arrivare sulla Luna il 20 luglio del 1969 è stato un obiettivo eccezionale

NASA sbarco sulla Luna Neil Armstrong Buzz AldrinUn obiettivo possibile non solo grazie alla scienza, ma anche grazie agli sforzi, al duro lavoro e ai rischi affrontati da tanti esseri umani. Militari, ingegneri, tecnici, impiegati, manager e astronauti. Con il contributo lavorativo e scientifico anche di molte donne. L’ultimo uomo a camminare sulla Luna è stato l’astronauta americano Eugene Cernan, uno dei soli tre astronauti al mondo che abbiano effettuato due volte il viaggio dalla Terra alla Luna. Chernan purtroppo è morto il 16 gennaio del 2017 a Chicago, a quasi 83 anni di età. Il primo a mettervi piedi era stato invece Neil Armstrong, comandante della missione Apollo 11.

La notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, alle 5.56 ora italiana Armstrong era sceso sul suolo lunare dalla scaletta del LEM – Lunar Excursion Module. Dopo di lui era sceso Edwin Buzz Aldrin. Il loro collega  Michael Collins era rimasto a bordo del modulo comando, in orbita attorno alla Luna. I tre astronauti erano partiti dalla Terra quattro giorni prima, il 16 luglio, decollando con il razzo Saturn V dal John Fitzgerald Kennedy Space Center di Titusville, in Florida.

La missione Apollo 11, e soprattutto lo sbarco sul nostro satellite, furono seguite alla radio e in tv – in quel periodo in Italia le trasmissioni erano in bianco e nero – da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Nel luglio del 2009 la Nasa ha iniziato nuove esplorazioni del nostro satellite. Tramite le sonde LRO – Lunar Reconnaissance Orbiter e LCROSS – Lunar Crater Observation and Sensing Satellite. Avviando una nuova esplorazione che renderà possibile anche realizzare basi abitabili sulla Luna. Immagine della Luna: opera di Paolo Centofanti, direttore SRM.

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