Lucia Votano, autrice del volume di cui parliamo oggi, è uno dei fisici delle particelle più conosciuti e apprezzati al mondo; è stata la prima donna a dirigere i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso INFN – LNGS, dal settembre del 2009 all’ottobre del 2012. Dopo quell’esperienza al vertice del più grande e importante laboratorio sotterraneo al mondo di fisica delle particelle, oggi ha un ruolo di primo piano nell’esperimento internazionale JUNO – Jiangmen Underground Neutrino Observatory, nella Cina meridionale. Questo progetto internazionale di ricerca – a cui l’Italia partecipa con l’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e che coinvolge centinaia di scienziati di tutto il mondo – vedrà nel 2020 il completamento di un enorme rivelatore sotterraneo di neutrini a scintillatore liquido. Con una tecnologia analoga a quella dell’esperimento Borexino dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
JUNO ripropone oggi idealmente, attraverso la scienza e lo studio della fisica delle particelle, il legame culturale nato secoli fa tra mondo occidentale e Oriente. E proprio a questo legame, e al mito della antica via mercantile della seta, Lucia Votano ha deciso di ispirarsi per questo libro che racconta la scienza, e il fare scienza, dal dopoguerra ad oggi. Con il titolo La via della seta, La fisica da Enrico Fermi alla Cina, l’opera di Votano evoca gli “itinerari percorsi per millenni da mercanti, esploratori e missionari nei loro viaggi dall’Occidente alla Cina”, itinerari oggi rinnovati “nella fisica astroparticellare, che dai grandi laboratori europei – come il Gran Sasso e il CERN – ha cominciato a migrare verso Oriente”. Oggi però i protagonisti sono cambiati, e accanto alla Cina troviamo anche la Corea e il Giappone.
Pubblicato nel 2017 da Di Renzo Editore nella Collana I Dialoghi, Isbn 9788883233173, il volume – di cui pubblicheremo nelle prossime settimane una recensione – ci guida “nell’affascinante mondo della ricerca scientifica”. L’autrice ci guida come scienziata e come persona, spiegandoci “come funziona, come si è sviluppata – in Italia e in Occidente – dal dopoguerra ai nostri giorni, quali obiettivi persegue, quali sfide su scala globale deve ancora affrontare e in che modo l’Europa può continuare a svolgere un ruolo da protagonista”. E raccontandoci quali sono le molteplici sfaccettature e esperienze, e cosa significhi oggi, umanamente e intellettualmente, essere scienziati e ricercatori.
Nata a Villa San Giovanni nel 1947, Lucia Votano ha studiato al Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria, diplomandosi nel 1965. Nel 1971 si è laureata con lode in Fisica Generale all’Università La Sapienza di Roma. Dopo essere diventata ricercatore all’ENEA nel 1975, nel 1976 diventa ricercatore all’INFN, e nel 1981 ne diventa primo ricercatore. Prima della direzione dei Laboratori del Gran Sasso, la sua carriera di scienziata l’ha portata a diventare nel 1987 responsabile del Servizio Informazione Scientifica dei laboratori di Frascati, e a dirigere dal 1999 per due mandati la Divisione Ricerca degli stessi Laboratori. Ha pubblicato circa trecento articoli scientifici su riviste internazionali; tra i suoi libri citiamo anche Il fantasma dell’universo. Che cos’è il Neutrino.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.