I giovani hanno interesse per il rapporto tra scienza e fede ? Qual’è la loro opinione prevalente, e quali sono i modi e linguaggi più opportuni per parlarne ?
Sono alcune delle questioni affrontate dal Faraday Institute for Science and Religion di Cambridge – Gran Bretagna, in un’attività indirizzata specificamente agli studenti. Il progetto ha coinvolto giovani di numerosi istituzioni accademiche sul territorio britannico. Ragazzi e ragazze hanno posto ai docenti domande su questioni come il confronto tra le scienze naturali, l’evoluzione delle Terra e dei viventi e le Sacre Scritture; l’esistenza di altre forme di vita nell’universo; la religiosità di eventuali alieni.
Di tale esperienza parlerà il 24 giugno a Norwich, Stephanie Bryant, all’epoca studentessa di Scienze Biologiche all’Università di Cambridge. Interessata al rapporto intellettuale tra scienza e religione, Stephanie era infatti parte del gruppo di giovani coinvolti in questa iniziativa. Il Faraday Institute for Science and Religion è una istituzione che effettua ricerche accademiche interdisciplinari e realizza iniziative, attività, corsi e pubblicazioni per un corretto rapporto tra fede e scienza.
Oltre alle questioni fondamentali, alcuni eventi affrontano problematiche attuali, come l’ambiente e i cambiamenti climatici. Il 28 di maggio è previsto ad esempio un Faraday Research Seminar del professor Euan Nisbet sul tema Our Fragile Planet – a Christian Perspective – Are we breaking the rainbow ? Il nostro pianeta fragile, una prospettiva cristiana: stiamo spezzando l’arcobaleno ? Mentre nel mese di gennaio il professor Hugh Rollinson aveva tenuto una conferenza nell’ambito degli eventi su Scienza e fede nella Chiesa locale, dal titolo Climate Change: Why should we care ? Cambiamenti climatici: perché dovremmo preoccuparci ?
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