L’annuncio della scoperta è stato dato ufficialmente dalla rivista scientifica britannica lunedì 2 febbraio 2016, Doi 10.1038/nature17448. Una equipe di ricercatori, guidata da Michael Gillon dell’università di Liegi, Belgio, ha individuato i corpi celesti, con dimensioni simili a quelle della nostro pianeta. Sono in orbita attorno ad una stella nana ultrafredda denominata Trappist 1, di dimensioni paragonabili a quelle di Giove. Questo sole si trova ad una distanza di soli 12 parsec, ovvero circa 40 anni luce, dalla Terra: dal punto di vista astronomico, questo sistema può quindi essere considerato vicino al nostro.
L’orbita di due dei pianeti si troverebbe in una zona situata appena fuori dal bordo interno della zona abitabile della stella, mentre il terzo probabilmente orbita sul confine o all’interno di tale area. Gli autori dello studio hanno però specificato che le osservazioni effettuate non consentono attualmente di capire quali siano la massa o la composizione geologica di questi pianeti, né quindi se possano realmente ospitare la vita.
Maggiori informazioni in tal senso arriveranno successivamente dal telescopio spaziale Hubble e, più avanti, dal telescopio spaziale James Webb, che potrebbero indicare “l’eventuale presenza di diversi biomarcatori come l’acqua, anidride carbonica e ozono”. Gillon ha spiegato a Space.com che proprio “questo tipo di piccole stelle fredde potrebbe essere il primo luogo dove dovremmo guardare per cercare la vita in altri luoghi dell’universo, perché potrebbero essere i soli posti dove con le nostre attuali tecnologie potremmo individuare la vita su pianeti lontani e di dimensioni paragonabili a quelle della Terra”.
Immagine: Trappist1, cortesia ESO – European Spacial Agency – Agenzia Spaziale Europea
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