Un libro del biologo e teologo britannico Alister McGrath, sostenitore del possibile equilibrio tra religione e ricerca scientifica. E anche per questo avversario del neo-ateismo e del riduzionismo moderni. Ne è un esempio già nel 2007 la sua opera ad oggi più famosa, The Dawkins Delusion, in cui McGrath attaccava dialetticamente le ipotesi riduzioniste del famoso ateista Richard Dawkins, parafrasandone pure il titolo del libro più conosciuto: The God’s Delusion.
McGrath lotta per sfatare l’idea di una distanza incolmabile tra fede e scienza, ciascuna arroccata nel proprio dominio e in una propria limitata visione. Lo fa ad esempio in The Big Question. Why we can’t stop talking about science, faith and God. – La grande domanda. Perché non si può fare a meno di parlare di scienza, di fede e di Dio. Il volume è pubblicato nell’edizione italiana da Bollati Boringhieri nella collana Saggi. Storia, filosofia e scienze sociali, ISBN 9788833927381.
La scienza, spiega McGrath, indubbiamente già dallo scorso millennio è avanzata in modi prima impensabili, ponendo nuove sfide alla teologia. Non è però riuscita ad esempio a dimostrare l’inesistenza di Dio, o a mostrare realmente la non necessità di un Dio Creatore per spiegare l’Universo in cui viviamo. D’altra parte, la teologia, e gli stessi uomini di fede, cedono fin troppo spesso alla tentazione di restare sulle proprie posizioni precedenti, precostituite. E non accettano di confrontarsi realmente con lo sviluppo e il progredire della scienza.
Una tentazione analoga, di rifiuto dell’altra possibile visione della realtà – quella della religione – è purtroppo presente anche negli scienziati. Per i quali negare Dio può essere un atteggiamento mentale, oppure anche essere più semplice, anziché accettare il confronto. Da scienziato e da teologo, McGrath accetta entrambe le sfide: quelle della scienza e quelle della fede, mostrando in questo libro come sia meglio, anzi necessario, superare una vecchia dicotomia ingiustificata e ingiustificabile; e come sia inevitabile e ugualmente necessario, come uomini e come intellettuali, “parlare di scienza, di fede e di Dio”.
Immagine: Wikipedia
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