Quali sono il senso e il destino sulla Terra dell’uomo, considerato come individuo e come specie ? Quali il significato scientifico e filosofico della sua esistenza e della sua progressiva evoluzione ? Temi affrontati dal grande fisico e biologo francese Pierre Lecomte du Noüy, nel suo libro L’Homme et sa destinée, 1947 – 1948. Il volume è stato pubblicato in Italia nel mese di giugno 2015 da Castelvecchi editore, ISBN 9788869442148, con il titolo L’uomo e il suo destino. Scoprire Dio attraverso la scienza, nella traduzione dall’inglese curata da Beatrice Boffitto Serra.
Nato a Parigi, Francia, il 20 dicembre del 1883, e morto a New York nel 1947, Lecomte du Noüy è uno dei maggiori scienziati e pensatori del ventesimo secolo. Dopo essersi laureato in scienze naturali nel 1917 all’Università della Sorbona, dal 1919 al 1927 studiò e lavorò alla prestigiosa Rockefeller University di New York, Stati Uniti. Subito dopo, trasferitosi nuovamente in Francia, fu direttore del dipartimento di biofisica dell’Istituto Pasteur di Parigi, fino al 1936. Nel 1937 divenne direttore dell’École pratique des hautes études. Citiamo tra le sue opere Le temps et la vie, La Dignité humaine, L’Homme devant la science.
Nel libro, in un percorso che equilibra nuovamente il rapporto tra scienza e religione, “rilegge la teoria dell’evoluzione alla luce della fisica moderna, per dimostrare che una visione logica e razionale della Natura conduce all’idea di Dio”, e che anche le ipotesi materialistiche e riduzioniste più raffinate e complesse non possono spiegare la grande e misteriosa complessità dell’uomo. Come spiega la presentazione del volume, “attraverso una riflessione articolata e penetrante, du Noüy asserisce che la presenza e il significato della vita dell’uomo sulla Terra non possono essere il prodotto di una casualità cieca e meccanica, e che è necessario trascendere la pura realtà fisica verso il suo fondamento divino”.
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